LIGURI BEBIANI

L’iniziativa culturale intende approfondire l’ipotesi di un’indagine scientifica sul DNA delle popolazioni del Sannio e dei Liguri Apuani-Bebiani al fine di cercare nel codice genetico i tratti di quella che fu definita una “fratellanza tra i due popoli” dopo la deportazione, circa duemila e duecento anni fa, di circa cinquantamila Liguri, sconfitti dai Romani, nel territorio del Sannio.

L’indagine è stata promossa da insigni docenti delle Università del Sannio, di Cambridge, di Bologna e di Pisa, con la partecipazione di Giuseppe Benelli, Consigliere del Ministro per i beni e le attività culturali, Biondi, e di Franco Bove, architetto responsabile della riqualificazione dell’area di Macchia di Circello.

Alla “Conversazione” partecipano infatti: John Patterson, Senior Lecturer di Cambridge; Antonella tartaglia Polcini dellì’Università del Sannio; Gaetano Pecora, professore di storia delle dottrine politiche dell’Archivio Storico del Sannio; Aglaia McClintock, ricercatrice di Diritto romano dell’Università del Sannio; Lorenzo Marcuccetti, saggista e storico dei Liguri Bebiani; Donata Luiselli, antropologa dell’Università di Bologna; Giorgio Paoli, ricercatore dell’Università di Pisa e consigliere del Ministro dei beni culturali.    

Il presidente Cimitile, dopo aver augurato il successo dell’indagine scientifica, ha auspicato il rafforzarsi dei rapporti culturali ed istituzionali tra le due comunità, unite da questa singolare e drammatica vicenda storica. Cimitile non ha mancato di auspicare che venga rivisto il provvedimento governativo che “cancella” l’Ente del parco geopaleontologico di Pietraroja.   

Come si ricorderà nel 180 a.C. i Liguri Apuani, dopo una strenua e lunga difesa del proprio territorio, identificabile, in parte, tra le attuali Toscana e Liguria, dall’assalto delle legioni romane impegnate nella conquista del Nord-ovest italiano, furono infine sconfitti dagli uomini al comando del console Bebio e, per ritorsione agli ostacoli frapposti alla potenza vincitrice, furono deportati, secondo le notizie tramandate da Tito Livio, in numero di cinquantamila (compresi vecchi, donne e bambini) nel Sud del Paese e precisamente nel Sannio, altra terra ribelle a Roma, occupando un’ampia fascia di quel territorio ricompreso principalmente nelle aree oggi note come Alto Sannio e Fortore. Per quella deportazione di massa, il nome del console responsabile fu associato indissolubilmente alle popolazioni cacciate dai loro insediamenti ed oggi note appunto come Liguri Bebiani.

 

ARTICOLI CORRELATI