Lonardo (ASIA) interviene sull’isola ecologica di c.da Margiacca

Come ebbi, allora, a spiegare, il precedente CdA aveva ceduto circa 5000 mq di terreno di proprietà dell’ASIA al Comune, destinandolo alla realizzazione di questo progetto, in continuità della nuova sede tecnica ed amministrativa dell’azienda. Un progetto, comunque, che non prevedeva e non prevede alcuna lavorazione del rifiuto differenziato destinata, invece, all’impianto ex Laser per il secco valorizzabile in contrada Olivola.Pertanto l’isola ecologica di contrada Margiacca è destinata a funzionare come luogo di conferimento degli ingombranti e dei RAEE per i cittadini che potranno così apporre, sull’apposita scheda in loro possesso, i bollini che serviranno ad accreditare sconti presso gli esercizi commerciali della città.Potranno essere inoltre conferiti pile, batterie, farmaci scaduti e la stessa differenziata da allocare in appositi contenitori a scomparsa in modo da salvaguardare il verde circostante che sarà usufruibile da tutti grazie all’allestimento di un parco giochi per bambini, di un’area di ricreazione per anziani, di un gazebo presidiato da promotori per la raccolta differenziata: insomma la stessa tipologia di quelli che saranno le sei piccole isole ecologiche del progetto Green Island (due al Rione Libertà, una al Centro Storico, una al Rione Ferrovia, una al Rione Capodimonte ed una al Rione Pacevecchia). Tali richiesta di finanziamento sta per essere inviata al Parco Progetti della Regione Campania.Rispetto a queste a realizzarsi, l’isola ecologica già in appalto di c/da Margiacca sarà dotata anche di un mercatino dell’usato e di botteghe dell’artigianato per il recupero di qualche ingombrante ancora funzionalmente appetibile.Avrei voluto spiegare queste cose ad personam ed in tal senso avevo avuto un pour parler con l’indimenticato è indimenticabile ex consigliere comunale Tizzanino ma evidentemente alla concertazione si è preferito il clamore dei media e quindi “viva il non capisco ma mi adeguo”.Una chiosa: se vi fosse un impatto ambientale di qualsiasi natura, certamente il Comune di Benevento non avrebbe operato la scelta di allocarla in continuità della sede di un’azienda in crescita che ha quindi la necessità di proporsi sul mercato con una certa immagine e rappresentanza di prestigio.”

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