Maglione (M5S):”La gestione dei rifiuti da parte del PD sannita è vergognosa”

Leggere le dichiarazioni del Segretario Carmine Valentino che, a proposito delle dimissioni del Presidente dell’ATO, elogiano l’atto di assunzione di responsabilità quando è lo stesso PD ad avere portato, forzosamente, alla decisione di lasciare l’incarico mi fa rabbrividire. Questi signori, sfacciatamente, pensano ancora di prendere in giro i cittadini.

Così interviene il deputato sannita del M5S Pasquale Maglione.

Nel momento più difficile per la gestione dei rifiuti in provincia il PD sannita, invece di favorire l’avvio delle attività dell’ATO, ha preferito determinare le dimissioni del suo Presidente. Non contento, la richiesta di lasciare l’incarico, mascherata dietro una stucchevole e ipocrita retorica, è stata estesa dal Segretario del PD a tutti i componenti dell’ATO. È lecito supporre, quindi, che ci sia chi recrimina qualche poltrona, dando il via a una nuova stagione di inciuci con l’unico scopo di accaparrarsi qualche scranno e mettere le mani sul ghiotto business della monnezza.

La responsabilità penale spetta alla magistratura accertarla. Quello che è CHIARO è che la responsabilità politica dell’intera crisi del ciclo dei rifiuti che stiamo vivendo, è riconducibile unicamente a coloro i quali hanno gestito il processo.

La situazione oggi è questa:
la Provincia, socio unico della SAMTE che gestisce lo STIR, è a guida PD;
il Direttore della SAMTE è l’attuale tesoriere del PD sannita;
la Giunta Regionale, a cui il titolo V della Costituzione conferisce competenze in materia di gestione dei rifiuti, è a guida PD;
tra i principali Comuni che ad oggi risultano morosi nei confronti della SAMTE c’è quello guidato dal Segretario provinciale del PD.

A costoro suggerisco di rimboccarsi le maniche per rimediare al disastro che hanno generato invece di scrivere cialtronerie sui giornali.

Non c’è tempo da perdere ha concluso il deputato sannita del M5 Pasquale Maglione
Non porta a molto richiamare il M5S alla responsabilità cercando di creare confusione nell’opinione pubblica. Noi, nonostante responsabilità non ci possono essere addebitate, abbiamo e stiamo già facendo la nostra parte.

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