Mastella: bene che Del Vecchio abbia compreso il degrado del Malies, ma in 10 anni che ha fatto? Capitolo Provincia: Ricci salvaguardi l’onorabilità delle istituzioni.

A pagina 17 del programma presentato all’atto della mia candidatura, l’unico a cui la legge riconosca i crismi dell’ufficialità, c’è scritto così: “Ripristineremo l’antico mercato di Porta Rufina, rendendolo mercato storico della città. L’idea è quella di farne un mercato di prodotti locali a chilometro zero strappandolo dall’attuale incuria e restituendolo davvero al tessuto urbano, risolvendo le vicende burocratiche e giudiziarie da anni in attesa di composizione. Questa scelta avrà come utile conseguenza anche un rilancio complessivo dell’area circostante e la saturazione dell’annesso parcheggio”.
Alla volontà di rivedere l’attuale situazione dei mercati cittadini, e in particolare alla rifunzionalizzazione del Malies abbiamo dedicato energie e spunti non solo nel programma ma anche nel corso della campagna elettorale. Non è un caso che abbia scelto il Malies per una delle manifestazioni pubbliche di chiusura, lo scorso 3 giugno, quando ho unito la mia voce a quella di tutti i commercianti della zona e della Confcommercio, di cui ho sposato una validissima idea di rilancio.
Finanche il Venerdì di Repubblica nel servizio dedicato alla mia campagna elettorale ha prestato la propria attenzione a quello stato di degrado.
Oggi, solo oggi, invece, scopro che il competitor, già assessore e vicesindaco per 10 anni, riciclerà l’idea per un passaggio di ulteriore promessa elettorale.
Bene, sono contento!
Questa circostanza dimostra evidentemente due cose:
1- se anche Del vecchio non può negare che quello scempio va sanato e che deve essere assecondata la naturale vocazione dell’area ad essere mercato commerciale, vuole dire che l’idea è ineluttabilmente valida e da perseguire;
2- se lo annuncia oggi, è la testimonianza chiarissima che per 10 anni non lo ha fatto!
Mi chiedo come mai sia stata abbandonata a se stessa un’area nodale come quella che insiste tra via Rummo, via Napoli ed il centro Malies. Una colpa grave, a mio avviso, che sono certo i cittadini sapranno giudicare!
Colgo l’occasione per stigmatizzare una gravissima circostanza che viene segnalata in queste ore.
L’ex sindaco di San Giorgio e presidente della Provincia, Claudio Ricci, sconfitto alle ultime elezioni, nonostante l’annunciata volontà di dimettersi, starebbe per nominare un proprio vice in modo da salvaguardare, ancora per qualche giorno, la cosiddetta filiera istituzionale appannaggio del centrosinistra. Sarebbe una vergogna senza precedenti, uno sfregio alla credibilità delle istituzioni e una lacerazione ai rapporti tra affidabilità delle istituzioni e volontà popolare.
Aggiungo, inoltre, che le possibili forzature rischierebbero poi di ripercuotersi sulla validità degli atti messi in piedi dalla Provincia che in questo istante ha in mano, tra le altre cose, l’iter per l’alluvione di Benevento. Sarebbe una beffa non risarcibile, se per via di una sorta di salvaguardia del potere si pregiudicassero gli interessi delle comunità.
Ricci, di cui ho apprezzato la tempestività nell’annunciare i propri intendimenti, non si presti a questa operazione e dica no alle sollecitazioni che gli arrivano dal suo partito. Per chi intende svolgere un ruolo politico c’è una regola aurea mai da dimenticare: prima di tutto vengono le Istituzioni e la loro onorabilità. Le istituzioni sono di tutti, le filiere in questo campo sono solo un’idea malsana di sommatoria del potere.
Stasera, alle ore 18, il candidato sindaco incontrerà i cittadini del quartiere Pacevecchia in via A.Gramsci.

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