Mensa scolastica. Luigi De Nigris risponde al M5S

Un esponente del M5S ha chiesto ai candidati delle liste che sostengono Clemente Mastella, dove erano quando si discuteva della mensa scolastica. Una richiesta che mi riguarda da vicino, essendo infatti consigliere comunale uscente e candidato nella lista Noi Sanniti che sostiene Clemente Mastella alla carica di sindaco di Benevento.

Tuttavia, se chi ci chiama in causa avesse attentamente seguito le fasi che attengono la problematica mensa, oppure, non avendolo fatto, si fosse documentato in maniera meno superficiale sull’argomento, avrebbe sicuramente evitato una inutile generalizzazione, ed appurato che sia il sottoscritto, sia gli altri consiglieri comunali impegnati nel sostenere Clemente Mastella, hanno sempre seguito con attenzione l’erogazione del servizio mensa.

Già nel 2013, quindi prima ancora dell’esplodere dello scandalo della pasta e ceci, con specifiche interrogazioni ci preoccupammo del mancato avvio della mensa scolastica ed evidenziammo le numerose problematicità del sevizio. Successivamente, nel dicembre 2014, chiedemmo inoltre di conoscere, oltre alla natura dei controlli, quali erano gli organi e gli organismi, amministrativi e non, preposti ad effettuarli per legge e per contratto, e quali gli uffici e gli organi del Comune di Benevento preposti alla vigilanza sull’effettiva esecuzione di detti controlli.

L’impegno è quindi continuato, sempre con le armi istituzionali a disposizione, dopo il fragore nazionale causato dall’Associazione Altrabenevento. Furono infatti i consiglieri comunali di opposizione, ripeto, molti dei quali impegnati attualmente nel sostenere Mastella alla carica di Sindaco, a chiedere ed ottenere la convocazione di uno specifico consiglio comunale sull’argomento mensa scolastica.

In quella sede, come risulta dagli atti, il sottoscritto smascherò e denunciò pubblicamente la palese contraddizione dei famosi Nagghy di pollo serviti ai piccoli alunni. L’azienda certificava infatti che si trattava di prodotto surgelato, mentre io, con una foto, dimostrai che non era così. La busta che conteneva il prodotto, contrassegnato inequivocabilmente dal codice A4751, recava infatti la dizione “già cotti”.

Ma il dovere civico, prima ancora che politico, non si è però fermato qui. Dopo aver verificato che l’Ente per l’affidamento del servizio non si era attenuto agli indirizzi forniti dall’intero Consiglio comunale nella seduta del 31.03.2015, con un nota pec, inviata alla struttura comunale unitamente ai conglieri comunali Nazzareno Orlando e Mario Zoino, chiesi di modificare il capitolato ed il disciplinare per l’affidamento del servizio mensa scolastica. In particolare gli articoli 6, 15, 16, 19.

Nell’occasione chiesi anche che l’aggiudicazione del servizio, contrariamente al criterio del prezzo più basso scelto dall’Amministrazione, avvenisse con l’offerta economicamente più vantaggiosa. Criterio che, feci notare, era suggerito e riconosciuto perfino dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, nei casi in cui le caratteristiche oggettive dell’appalto inducono a ritenere rilevanti, ai fini dell’aggiudicazione, uno o più aspetti qualitativi.

Ritengo che tali precisazioni possono ampiamente soddisfare il richiedente e dimostrare che sull’argomento mensa, i consiglieri comunali candidati nelle liste che sostengono Clemente Mastella, ma anche genitori ed altre associazioni e comitati, erano li.

Ben prima che nascessero le stelle!

Luigi De Nigris

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