Nuovo PSI. Convegno alla ricerca di una sintesi per il cambiamento della città

Ad aprire la manifestazione Davide Zarro, che ha sottolineato come la città abbia necessità di un progetto di sviluppo, cercando di recuperare risorse e rivitalizzando il centro storico.

Luigi Bocchino Consigliere comunale ha sottolineato la necessità di un ritorno alla buona politica, con programmi condivisi, evidenziando la bontà della coalizione che ha portato alla vittoria Caldoro e spronando l’UDC a decidere in tempi brevi.

Casamassa per Noi sud ha sottolineato la necessità di puntare sullo sviluppo cercando la sintesi e  non la frammentazione della politica ,sulle necessità dei cittadini puntando soprattutto sull’agricoltura,il settore edile e dei lavori pubblici ,puntando su pochi ma concreti obiettivi.

Subito dopo l’intervento del vicesegretario regionale dell’API la formazione che fa capo a Rutelli, Gianvito Bello. Bello è attualmente assessore alla Rocca dei Rettori in una maggioranza di centrosinistra e che in apertura ha tenuto a precisare di non sentirsi in imbarazzo tra rappresentanti del centrodestra, sentendosi socialista avendo proprio il Nuovo Psi organizzato l’incontro. Si è soffermato sulla mancanza di organizzazione della politica, di uno stallo della stessa e di un clima caotico che attanaglia sia il centrodestra che il centrosinistra. Si è soffermato poi anche dei suoi interventi nel fotovoltaico e sul Puc di Benevento dove i  rappresentanti dell’API  in maggioranza hanno detto no ad uno strumento stantio e che non guarda al futuro.

Successivamente l’intervento dell’on.le Formichella che ha evidenziato la mancanza di una idea di sviluppo della città ,ha difeso il Presidente Caldoro che ha ereditato ben 14 anni di disamministrazione Bassolino,criticando Futuro è Libertà che solo alcuni anni fa criticava Nardone .

Ha concluso i lavori il segretario regionale del Nuovo Psi Gennaro Salvatore che ha sottolineato la necessità di  un recupero di credibilità a livello nazionale della politica, individuare le soluzioni per superare la crisi  regionale, chiudendo che non sarà facile amministrare le città con l’attuale montagna di debiti .

 

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