Occupazione giovanile, protocollo intesa Curia e Provincia

L’atto è stato siglato presso il Palazzo Arcivescovile dal vicario generale don Pompilio Cristino, che rappresentava l’arcivescovo metropolita mons. Andrea Mugione, e dal presidente della Provincia Aniello Cimitile. Erano presenti alla sottoscrizione: il dott. Ettore Rossi, direttore dell’Ufficio diocesano della pastorale del lavoro; don Nicola De Blasio, direttore della Caritas Diocesana; don Renato Trapani, direttore dell’Ufficio Pastorale giovanile; don Mario Iadanza, direttore dell’Ufficio Cultura della Diocesi, e l’assessore alle politiche sociali della provincia, Annachiara Palmieri.Scopo dell’intesa è quello di sviluppare interventi per contrastare la disoccupazione giovanile e la perdita del lavoro anche da parte degli occupati. La Chiesa italiana e l’Arcidiocesi di Benevento, ha spiegato don Pompilio, da tempo sono impegnate su questi temi: il “Progetto Policoro” è proprio il segno tangibile di questa attenzione che si sviluppa, peraltro, in una prospettiva di evangelizzazione e promozione umana. Come ha indicato la Conferenza Episcopale Italiana, ha proseguito il vicario, obiettivo del Progetto è quello di aiutare chi non ha le capacità finanziarie a realizzare un proprio progetto capace di creare lavoro e reddito di compiere. Don Pompilio ha concluso affermando che la Chiesa vuole coinvolgere tutte le istituzioni pubbliche in quest’opera di diffusione del microcredito.Il presidente della Provincia Cimitile, dal canto suo, dopo aver ricordato gli ultimi drammatici dati relativi alla forte ripresa dell’emigrazione dei giovani del Sud, all’impoverimento nel Mezzogiorno delle stesse classi medie, alla crescita del tasso di disoccupazione ed alla perdita anche di quei mestieri tradizionali quali l’artiginato artistico, vittime anch’essi della globalizzazione dei mercati, ha rimarcato il valore etico del lavoro. Questo, ha spiegato il presidente, non può ridursi solo a base materiale dell’esistenza, ma è anche processo di costruzione di rapporti interpersonali, fondamento dello stesso vivere civile e produttore di cultura. In tale contesto, la Provincia, ha proseguito Cimitile, che lavora allo sviluppo del territorio, ha volentieri accolto l’invito della Curia a promuovere il microcredito sul territorio di competenza. Le dimensioni del problema della disoccupazione sono effettivamente scoraggianti, ha ammesso Cimitile, ma non è possibile starsene con le mani in mani: piccoli interventi concreti e mirati possono contribuire a risolvere molti problemi e soprattutto a ridare speranza all’intero corpo sociale. Infine, Cimitile ha esaltato il ruolo della Chiesa beneventana nel campo sociale. I contenuti del Progetto sono stati illustrati dal dott. Rossi. La Provincia, in breve, si impegna a: 1) organizzare iniziative per la costituzione di nuove imprese giovanili, garantendo la presenza di esperti, di referenti istituzionali, di imprese, ecc. che possano fornire un quadro specifico e tecnico ai giovani che hanno un’idea-progetto valida; 2) offrire un servizio di accompagnamento nella verifica della fattibilità dell’idea d’impresa e nella stesura del business plan; 3) promuovere un concorso di idee imprenditoriali, riservato a giovani fino a 35 anni; 4) fornire un’attività di tutoraggio alle attività imprenditoriali. La Diocesi, ha spiegato ancora Rossi, lavorerà per: 1) sviluppare un’attività di animazione territoriale anche negli ambienti giovanili parrocchiali, associativi, di quartiere; 2) organizzare seminari di orientamento al lavoro e alla cooperazione; 3) effettuare, attraverso il Centro Servizi per l’imprenditorialità giovanile, un primo supporto alla strutturazione di idee-progetto imprenditoriali.Don Nicola De Blasio, inoltre, ha illustrato alcuni esempi concreti del Progetto Policoro” di intervento nel sociale che, nel rispetto della dignità della persona, possono mutare il destino di chi ha la volontà di lavorare, ma che spesso non ha gli strumenti finanziari e logistici per farlo. La Provincia di Benevento, ha detto infine la dott.ssa Palmieri, ha stabilito come dotazione finanziaria iniziale per l’avvio del progetto la somma di € 25.000,00: si tratta di un primo passo verso nuovi stanziamenti e nuove forme di cooperazione con la Curia – ha poi detto la Palmieri. Il Progetto si qualifica per la sua interdisciplinarietà, perché coinvolge non solo le competenze delle politiche sociali, ma anche altre a partire da quelle del Settore della Formazione professionale e, pertanto, mobilita le energie tutte dell’ente.

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