Assente in pratica tutto il gruppo del Pd che nella serata di ieri, dopo una riunione presso la sede del partito alla quale erano stati convocati solo consiglieri ed assessori con la esclusione dei così detti realisti,aveva in pratica deciso di non partecipare all’assemblea. Quindi un’imboscata annunciata ma già da tempo, soprattutto da quei consiglieri che mal hanno digerito quei debiti, mal hanno assimilato di doversi accollare oltre due milioni di euro che in qualche modo,a danno erariale accertato, potrebbero vedersi richiedere il pagamento. Ma soprattutto in discussione la fissazione di quella seduta a pochi giorni dal voto regionale,quasi a sembrare una mossa elettoralistica. La situazione all’interno del gruppo di maggioranza a Palazzo Mosti è quindi diventata ancora più scottante. L’esito del voto elettorale tra l’altro potrebbe influire e non poco anche sulla seduta fissata per il 4 giugno allorquando i consiglieri saranno chiamati a votare il consuntivo dello scorso anno.Una seduta già sub judice avendo il prefetto ammonito l’amministrazione ad approvare il bilancio entro il 3 giugno. Da ricordare solo che se quel conto non venisse approvato automaticamente il Consiglio sarebbe sciolto e commissariato, almeno fino al prossimo autunno. Tutto ciò che potrebbe portare ad un possibile default.Solo per la cronaca all'appello del presidente Izzo hanno risposto 12 consiglieri.
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