Pianificazione strategica, Benevento determina il proprio sviluppo

L’incontro è stato aperto dal saluto ai partecipanti dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Benevento, Angelo Miceli che ha sottolineato come la scelta di organizzare una serie di appuntamenti finalizzati ad approfondire tematiche che investono lo sviluppo strategico del territorio, vanno nella direzione di realizzare scelte condivise sull’idea di città che va realizzata nei prossimi anni.“Un piano – ha notato l’assessore Miceli – che vuole essere frutto di una collaborazione tra le forze attive presenti sul territorio. Una partecipazione intesa come contributo. Il Puc ed il Piano Strategico sono due strumenti connessi che influiranno sullo sviluppo urbanistico, economico e sociale della città”. A seguire, il responsabile del Piano Strategico del Comune di Benevento, Angelo Mancini, ha illustrato quelli che saranno strumenti determinanti per lo sviluppo territoriale, “Vale a dire – ha dichiarato Mancini – il Piano Strategico, ed il Programma Integrato Urbano “Europa”. Stiamo affrontando un momento fondamentale per determinare le direttrici di crescita dei prossimi anni. Quando due anni fa abbiamo avviato questo percorso, abbiamo voluto portare fuori la riflessione sullo sviluppo da perseguire per il nostro territorio. E’ in questa fase che si è andato delineando il nuovo ruolo che la città dovrà assumere, trasformando quelli che sono stati da sempre i suoi punti di debolezza, in punti di forza. Non aver avuto insediamenti industriali, ad esempio, ha preservato il nostro ambiente agricolo e la qualità ambientale; così come la posizione interna al territorio regionale è stata a lungo un impedimento allo sviluppo, oggi, proprio quella posizione geografica, a metà tra la costa tirrena e quella adriatica, può restituirci quel ruolo di snodo, di passaggio strategico che la città ha già rivestito in passato. Finalmente oggi si ragiona di area vasta, di sviluppo complessivo. In questo ragionamento dobbiamo mirare a potenziare l’identità della città-territorio attraverso uno sviluppo sostenibile e duraturo”.Vincenzo Carbone, architetto responsabile del Puc del Comune di Benevento, ha illustrato invece le implicazioni generate dal “fenomeno della metropolizzazione”.“Siamo nella fase – ha spiegato Carbone – in cui si decidono gli indirizzi da seguire in questo periodo di sviluppo urbano. Nel tracciare queste linee, Benevento è stata oggetto di studio da parte di alcuni importanti architetti. Vorremmo che Benevento fosse una città che determini equità. E’ questo il valore che stiamo mettendo alla base di ogni progetto futuro”. Molto atteso l’intervento dell’urbanista portoghese Nuno Portas, che ha approfondito il tema della “Rigenerazione urbana e dei Meta progetti”. “Le politiche urbane – ha dichiarato Portas – sono molto più ampie di quello che generalmente è inteso. Esse investono relazioni politiche, sociali, economiche ed infine urbanistiche. Il fondamento delle città non sono i suoi edifici ma i suoi spazi collettivi. Non si fa architettura senza la presenza di spazi. L’importante per la città è costruire quella maglia che unisce gli spazi all’interno di essa. Lo spazio pubblico è il generatore ed insieme l’elemento più stabile dello sviluppo della città. E’ l’aspetto più importante nel mantenimento della propria identità. In effetti la struttura complessiva di una città è la struttura del suo spazio pubblico. Ogni progetto avviato comporta l’assunzione di un rischio. Misurare questo rischio è alla base di ogni scelta. Il Piano Strategico è importante perché serve precisamente a ridurre le incertezze, e di conseguenza il rischio”.Infine l’intervento del sindaco di Benevento, Fausto Pepe, sui piani di sviluppo del territorio ha chiuso l’incontro.“Abbiamo la fortuna – ha spigato il sindaco – di poter contare su opportunità di crescita di diversa natura. Il territorio di Benevento si trova tra due mari. Questo dato deve essere alla base di una nuova consapevolezza circa il ruolo da svolgere, da rivestire in termini di collegamento e dialogo tra territori differenti. Si tratta in effetti di riappropriarsi di un’esperienza culturale e sociale che la città ha già vissuto in passato, e che è durata secoli. E’ importante associare il Puc al Piano Strategico, svilupparli in sinergia in modo da poter cogliere pienamente le opportunità di tali strumenti. L’architetto Piccinato ha determinato lo sviluppo della città nel corso dell’ultimo secolo. Oggi ci troviamo a tracciare nuove linee di sviluppo che devono contemplare la valorizzazione della storia del territorio, la presenza di fiumi, la qualità ambientale, l’estensione della campagna. In questa fase di nuova progettazione della città bisogna restituire funzionalità a quartieri che ne sono privi. La bellezza delle contrade deve essere valorizzata ed inserita in un progetto complessivo che le preservi e ne guidi lo sviluppo. In questa fase storica abbiamo scelto di mettere in rete le varie idee di sviluppo, anche attraverso il coinvolgimento di personalità importanti, tentando di creare legami forti sulle esperienze fatte in altre nazioni. E’ necessario provare a determinare una contaminazione. Benevento deve considerasi e pensarsi come una città europea, avviando un ragionamento complessivo del suo sviluppo e interrogandosi con grande senso di responsabilità sul proprio sviluppo futuro e su come riempire di contenuti, e di conseguenza di qualità, gli strumenti per realizzarlo”.

ARTICOLI CORRELATI