Popolari per il Sud: Mastella in Campania non ha fatto accordi con il PDL

Se fossimo stati convinti della bontà dell’operazione avremmo firmato la mozione anche con soli tre consiglieri. A Napoli è stato fatta la stessa identica riflessione: presentare una mozione di sfiducia, a pochi giorni dal naturale scioglimento del Consiglio comunale, sembra un esercizio di retorica politica che nulla giunge al confronto delle emergenze da affrontare, sui problemi e sulle soluzioni da adottare. Saranno i cittadini, sia a Napoli che a Benevento, ad emettere la più importante ed inappellabile sentenza politica. Il voto popolare più di ogni mozione è lo strumento democratico che consente ad una comunità di voltare pagina. La vera e più efficace mozione di sfiducia sarà quella che uscirà dalle urne a maggio. Le lamentele e gli strali del Pdl campano sulla mancata apposizione delle firme da parte dei consiglieri comunali dell’Udeur – Popolari per il Sud di Napoli non trovano pertanto alcuna giustificazione.  A Benevento i berlusconiani non hanno sottoscritto la mozione di sfiducia al sindaco Pepe, non vediamo motivi per i quali noi a Napoli avremmo dovuto invece far cadere la Jervolino. Mentre loro nel capoluogo cercano di mandare a casa la sindaca Pd, a Benevento la De Girolamo col Pd ci fa accordi sottobanco e sguinzaglia i suoi per attaccare unicamente i rappresentanti dei partiti del centrodestra che hanno fatto scelte diverse. La politica della ripicca è la pratica più infantile da adottare. Il delirio di onnipotenza conduce all’autodistruzione. Tra l’altro Mastella in Campania non ho fatto accordi col Pdl da nessuna parte: a Napoli corre da solo con due liste, a Salerno siamo col Terzo Polo, a Caserta sosteniamo la candidatura indipendente dell’ex sindaco Falco. Quindi non sta scritto da nessuna parte che a Benevento avremmo dovuto appoggiare il candidato Pdl».

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