Regione propone di segnalare Invaso fiume Tammaro come Zona Protezione Speciale

Lo comunica l’assessore provinciale all’ambiente, Gianluca Aceto, che aveva fatto espressa richiesta in tal senso alla Giunta regionale della Campania nello scorso mese di ottobre. La ZPS viene disposta ai sensi della Direttiva Comunitaria 79/409/CEE “Uccelli” a seguito del riconoscimento della zona dell’invaso sul Tammaro nell’ambito della tipologia ambientale di “zona umida”.Come si ricorderà, la Provincia di Benevento è impegnata perché entri in esercizio la diga di Campolattaro sul fiume Tammaro, la più grande della Campania: in tale contesto, ha istituito, con la cooperazione di altri enti, il 2 settembre 2000, attorno al nascente lago artificiale, un’Oasi di circa 1.000 ettari ad una quota di 380 metri sul livello del mare, affidandone la gestione al WWF. Questa zona umida, poco alla volta, ha cominciato, senza l’intervento dell’uomo, ad ospitare animali ormai divenuti rari, in special modo uccelli. Infatti, sulla base del lavoro dei volontari del WWF, che ne hanno censito specie e numero, la Provincia di Benevento ha avuto i dati a supporto della richiesta alla Regione per la ZPS. Ora giunge il riconoscimento regionale di questo strumento con il quale l’Unione Europea interviene in materia di conservazione della natura e degli uccelli selvatici, anche in relazione alla le Direttiva “Habitat”, con l’obiettivo appunto di proteggere gli habitat degli uccelli in particolare delle specie migratorie. Nel commentare la notizia, l’assessore Aceto ha sottolineato l’importanza della classificazione approvata dalla Regione: oltre all’evidente vantaggio che ne deriva per la tutela e la valorizzazione dell’habitat naturale e per la rinascita complessiva dell’ambiente nell’area dell’invaso, infatti, l’assessore ha posto in evidenza come la ZPS possa essere un polo attrattivo per la riscoperte delle bellezze territoriali, naturali e paesaggistiche. Già oggi, infatti, ha rilevato Aceto, sebbene l’Oasi sia stata istituita da poco tempo, si assiste a fenomeni significativi di rinaturalizzazione, che costituiscono, come segnalano i Volontari del WWF, motivi di interesse per centinaia di visitatori, in particolare per i bambini.

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