Ruggiero:” L’unica coerenza di Mastella è la sua solita incoerenza”

Fine anno con il botto a Palazzo Mosti. Dalla conferenza stampa di Mastella si apprendono idee innovative per risolvere i numerosi problemi ambientali che affliggono la città. La più stravagante è certamente quella di piantare circa 300.000 alberi sul territorio della città capoluogo.  Al centro del Sannio avremo una piccola foresta Amazzonica secondo le idee alternative del Sindaco, che ama imitare i programmi delle grandi città europee, come ad esempio Milano, credendo forse di essere destinato ad amministrare città, o ambiti, meno provinciali come quelli di Benevento. Così Antonio Ruggiero consigliere provinciale.
 
Peccato che per piantare 300.000 alberi, con uno spazio medio di 200 metri quadrati a pianta, e quindi con una distanza di almeno quattordici metri fra ogni tronco, occorrerebbero circa 6.000 ettari, circa la metà dell’intero territorio del Comune di Benevento. A meno che Mastella non voglia demolire palazzi e case, occupare proprietà private, smantellare intere strade, le dimensioni dell’idea proposta dal leader Ceppalonese sono la più grande fesseria apparsa su un giornale.
 
Inoltre non vi è alcuna correlazione fra la quantità di vegetazione e il livello dei PM10 nell’aria, considerato che gli alberi fissano l’anitride carbonica e non le particelle sottili, a meno chè Benevento non soffra anche dell’effetto dei gas serra o che Mastella abbia scoperto anche una specie arborea in grado di fissare le polveri sottili, vero problema della città e causato per lo più dagli impianti termici.
 
Ma anche qui il Sindaco di Benevento ha trovato la soluzione invitando i propri cittadini, non a mettere a regola gli impianti e i cui controlli competerebbero alla sua amministrazione, ma ad abbassare semplicemente la temperatura degli impianti stessi.
 
Il paradosso di un Sindaco che non riesce a gestire nemmeno gli alberi attualmente in essere nella città ma che diventa improvvisamente in grado di gestirne altri 300.000, pur non avendo ne le superfici e ne gli strumenti urbanistici per programmare e realizzare tali idee, sono effettivamente un grande regalo di Natale per la collettività
 
Nonostante i continui annunci, che servono solo a distogliere l’attenzione della gente dalla fallimentare gestione mastelliana della macchina amministrativa, come ulteriore regalo di fine anno del nuovo corso Mastelliano alla Rocca dei Rettori, questo in piena sintonia con Palazzo Mosti, arriva la nomina di Luigi Barone alla presidenza dell’ASI e di Renato Parente alla segreteria politica del Presidente Di Maria.
 
Il primo come una sorta di piccolo Bisignani della politica sannita, dopo le esperienze al Ministero della Difesa e alla Regione Campania quale rappresentante del governo di centrosinistra nell’organizzazione delle Universiadi, nel nuovo salto nel centrodestra ricoprirà la carica di presidente dell’ASI, ruolo che non gli è nuovo visto che in passato era stato nominato nel direttivo. E’ certamente l’uomo di esperienza che andava cercando e propagandando Clemente Mastella se non fosse per il fatto che non conosciamo alcuna esperienza imprenditoriale che lo abbia caratterizzato, questione sempre rinfacciata al vecchio Presidente Costantino Fortunato che almeno aveva ricoperto cariche elettive quale il Sindaco di Morcone e il Presidente della Comunità Montana del Tammaro. L’unica esperienza lavorativa riportata pare sia quella dell’azienda di vitivinicola del padre, un po’ come l’esperienza da manovale del Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio nell’azienda del padre. Il ruolo del Presidente Barone non sarà certamente facile visto anche le altre vicende, di natura processuale, che lo vedono coinvolto nell’inchiesta per la gestione dell’ASL di Benevento.
 
Ad oggi invece non riusciamo a comprendere l’utilità del ruolo che avrà Renato Parente nella segreteria del Presidente Di Maria, considerato che la vecchia amministrazione non ha mai avuto necessità di assumere persone per uno staff, avendo sempre come unico riferimento nella gestione una dimezzata, ma sempre disponibile struttura organica dell’Ente. L’unico a guadagnarci qualcosa sarà l’ente per cui lavora Parente, a meno che non voglia rifiutare agli emolumenti previsti dalla Provincia, posizione che costerà alla Rocca una somma vicina ai 30.000 euro l’anno a cui si aggiungeranno anche quelle previste per un secondo collaboratore alla segreteria e per un consulente ambientale.
 
Nel Mastella pensiero, altri due controllori sono stati messi a verifica dell’operato del Presidente Di Maria, il tutto nel silenzio più assordante di una città forse distratta dalle spese di fine anno, e che lo stesso Mastella dice in calo per l’esplosione dell’e-commerce nel capoluogo Sannita. Il primo cittadino, conclude Ruggiero,  scopre anche Amazon come causa dei mali della sua città, senza mai interrogarsi se lui sia veramente competente a gestirne le dinamiche e gli apparati di una piccola città quale Benevento.

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