SBLOCCA CANTIERI: RICCIARDI (M5S) ‘SBLOCCHEREMO FINO A 300 OPERE PUBBLICHE’

“Finalmente, dopo un lungo lavoro, ildecreto sblocca-cantieri arriva in aula. Oggi in Senato sono iniziate le discussioni, che hanno fotografato la portata rivoluzionaria del
provvedimento che ci apprestiamo a votare”. Lo scrive sulla sua pagina
facebook la senatrice Cinque Stelle, Sabrina Ricciardi che è
intervenuta nel corso dell’assemblea. “La portata del decreto è
epocale -scrive-: nel breve periodo sbloccheremo fino a 300 opere
pubbliche, smascherando la propaganda di chi vuole dipingerci come una
forza politica ostile alle infrastrutture. Siamo e saremo sempre
contro allo sperpero di denaro pubblico, ma siamo anche parte di un
governo che sta rilanciando gli investimenti pubblici: non è
complicando la vita burocratica delle imprese che si combatte la
corruzione. Onestamente non è normale veder passare anche 2 anni per
lavori pubblici di ammontare inferiore a 100 mila euro o 15 anni per
lavori di valore superiore a 100 milioni.”.

“Abbiamo raccolto un’eredità pesante – attacca Ricciardi -, figlia di
una cieca incompetenza amministrativa. L’azione che mettiamo in campo
con lo sblocca-cantieri accarezza diverse discipline: il mondo delle
rinnovabili, l’ambiente, i beni culturali, il governo del nostro
territorio e appunto l’edilizia. Si tratta di diverse sfaccettature
per un cambiamento che auspichiamo possa essere tangibile in poco
tempo. Abbiamo intenzione di sbloccare centinaia di opere, dal valore
di 50 miliardi di euro, che salgono a oltre 100 miliardi se si
calcolano le ricadute sull’intero sistema economico nazionale. Inoltre
ricordo che il provvedimento non ha solo l’obiettivo di dare una nuova
veste infrastrutturale all’Italia, ma anche di generare molteplici
posti di lavoro, in un’ottica di spesa pubblica espansiva”.

“Come insegnava Keynes – conclude -, in una situazione di crisi
economica caratterizzata da insufficienza di domanda aggregata,
occorre che lo Stato assumi operai per far scavare buche e poi
riempirle. Il senso era che stimolare il lavoro, mediante investimenti
in spesa pubblica, avrebbe comportato una ripresa economica del paese.
Non a caso questo Governo intende pompare nuova linfa ad un settore
che rappresenta il perno centrale dell’economia italiana. L’Italia
deve ripartire. E grazie alle misure messe in campo dalla nostra
maggioranza finalmente riuscirà a farlo in tempi più veloci”

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