L’ex tecnico giallorosso è rimasto particolarmente legato alla tifoseria ed alla squadra dove ha vissuto un anno e mezzo molto intenso ed emozionante, oltre che ottenuto una promozione record…
"E’vero, nella mia carriera da girovago sono stato in tantissime piazze e puntualmente – esordisce – mi è capitato di giocare contro diverse ex squadre, ma in questo caso è diverso. Questo derby o meglio questa partita non vorrei mai giocarla da avversario. Poi tornare addirittura in quello stadio, al Santa Colomba, rivedere la curva sud e lo scenario generale crea indubbiamente delle suggestioni. Lo sanno tutti che Benevento fa parte dei ricordi più belli della mia carriera per la squadra, gli amici, la tifoseria, di conseguenza sarò molto teso ed emozionato, anche se il nostro lavoro ci impone di guardare solo agli interessi della squadra per la quale si è contrattualizzati. Questo fa parte del gioco, ma in questi giorni sentimenti e malinconia non possono mancare anche se poi in campo cercherò di fare gli interessi del mio Sorrento che ha tanto bisogno di punti".
L’intervista-sfogo-confessione finisce così. Del resto il "professore" non è mai stato un gran chiacchierone. Ma di fatto ha detto tutto…
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