«Tutta la verità sul caso Delvino – Iarrusso» L’opposizione: piena luce sul trattamento riservato al personale

E’ quanto dichiarano in una nota i consiglieri comunali Nicola Boccalone, Antonio Capuano, Sandro D’Alessandro, Ettore Martini, Nazzareno Orlando e Fernando Petrucciano, i quali ricordano che «il 22 e 23 giugno 2007 è apparsa sulla stampa locale una dichiarazione di questo assessore che, quando vuole, sa essere tanto rapido quanto impreciso nelle risposte. In merito al caso dei dipendenti comunali in servizio presso il Comando dei vigili urbani, Delvino e Iarrusso, ebbe modo di dichiarare “che di questo episodio, per quanti sforzi io abbia fatto, non ho avuto riscontro alcuno”. Nella stessa occasione aveva, tuttavia, sussurrato l’ipotesi di uno “spintone” verificatosi al Comando dei vigili. Queste dichiarazioni rappresentavano la reazione a interrogazioni che erano state poste, qualche giorno prima, all’indirizzo del sindaco e dell’assessore. Il 4 luglio l’assessore, in consiglio comunale, dichiarava di non sapere nulla dell’episodio. Eppure, il precedente 26 giugno il malcapitato vigile aveva già depositato una nota indirizzata al sindaco, agli assessori De Lorenzo e Lepore, al dirigente Maio e al segretario generale, con la quale aveva esposto in modo dettagliato i fatti e le circostanze verificatisi ed esposto che, di tanto, aveva già dato comunicazione alla locale Procura della Repubblica. La dinamicità dell’assessore De Lorenzo, spesso, però, eccessiva e inopportuna, non rende credibile l’ipotesi – prosegue la nota dell’opposizione – che non avesse avuto alcuna conoscenza del fatto, immediatamente dopo l’accaduto, dato anche il clamore determinato dall’episodio che ha indotto Iarrusso a ricorrere alle cure del nosocomio cittadino. Ammesso e non concesso che De Lorenzo nulla o poco sapesse del fatto, non è credibile che dopo 8 giorni dal deposito dell’istanza, nessuno degli altri soggetti destinatari della nota lo avesse almeno avvertito. Nulla può escludere che il sindaco, presente in aula, potesse essere a conoscenza dei contenuti della denuncia, evitando, tuttavia, di informare l’assessore che tutto fa e poco conosce i fatti del suo ufficio. Invece, le dichiarazioni rese dall’assessore De Lorenzo, il 22/23 giugno, non portano ad escludere che il 4 luglio sia stata scritta una triste pagina istituzionale, segnata da una bugia che testimonia la superficialità e l’approssimazione di questa amministrazione Pepe.In ogni caso, l’assessore De Lorenzo è oggi a conoscenza di tutti i fatti e deve assumersi le proprie responsabilità, dettate dal ruolo e dalla funzione. Deve avere rispetto dell’organismo consiliare, venendo in aula a chiarire tutti i contorni e i particolari della questione e spiegare quali decisioni ha inteso prendere in ordine a questa vicenda, che si è consumata all’interno della struttura comunale. Se l’assessore, in quell’occasione, non darà risposte soddisfacenti e confacenti al ruolo istituzionale che ricopre, chiederemo l’istituzione di una commissione d’inchiesta per far emergere la verità, che forse, inopportunamente, potrebbe essere stata occultata dall’assessore De Lorenzo.Questo, a tutela della verità e a difesa dell’intera platea del personale comunale che hanno avuto il solo torto di aver svolto con correttezza e sapienza istituzionale il loro ruolo. E’ sconcertante – conclude la nota dei consiglieri di minoranza – il silenzio delle organizzazioni sindacali che dovrebbero insorgere all’unisono per difendere le ragioni, i diritti e la dignità dei dipendenti, vittime della smania di sostituirli con soggetti esterni e, purtroppo, estranei al sistema istituzionale.Nuzzolillo rappresenta oggi la punta dell’iceberg di una gestione del personale che si distingue per incultura istituzionale, istinto di sopraffazione e occupazione manu militari per soddisfare solo esigenze partitiche.Se sarà necessario, una commissione consiliare d’inchiesta dovrà fare piena luce su tanti episodi, in attesa che comincino ad arrivare risposte da istituzioni preposte».

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