VACCINI: NUOVI DATI, DOMANDE INUTILI E DOMANDE UTILISSIME AL PROF. SILVESTRI (USA)

VACCINI: NUOVI DATI, DOMANDE INUTILI E DOMANDE UTILISSIME
I NUOVI DATI:
Moderna oggi ha comunicato i risultati finali dello studio di fase 3, che ha coinvolto 30.000 soggetti. Si sono verificati 196 casi di infezione sintomatica da SARS-CoV-2, di cui 185 nei gruppo placebo e solo 11 tra i vaccinati (efficacia 94.1%). Inoltre si sono verificati 10 casi di COVID severo tra le 196 infezioni, tutti e 10 nel gruppo placebo. Si conferma quindi un risultato che Fauci ha definito “outstanding”, Paul Offit ha definito “remarkable”, etc. e che chiunque capisce un po’ di virologia ed immunologia può benissimo inquadrare senza ulteriori commenti da parte mia.
Guido Silvestri – professore all’Emory University di Atlanta (USA).
LE DOMANDE INUTILI:
Sono quelle di chi chiede “dove sono i dati?”, condite dalle solite allusioni su BigPharma, OGM, 5G etc etc. Sarebbe ora di finirla con questa storiella dei “dati non disponibili”, purtroppo alimentata anche da un pessimo editoriale del BMJ (pare che siano arrabbiati perché i dati verranno pubblicati altrove, mah…). In realtà TUTTI i dati dei trials clinici di Pfizer e Moderna sono stati esaminati dai DSMB (Data Safety Monitoring Boards, del tutto indipendenti dalle companies), dalla NIH (come agenzia che ha finanziato i trials), ora sono in mano alla FDA (ed altre agenzie regolatorie come EMA) ed al ACIP (Advisory Committee on Immunization Practices) del CDC, e presto saranno pubblicati su riviste scientifiche internazionali. Insinuare dubbi su questo processo è sbagliatissimo e molto grave nel contesto attuale. Che lo facciamo persone del settore è francamente sconcertante.
LE DOMANDE UTILI:
Sono quelle che dovremmo porci, e delle quali purtroppo si parla poco. C’è quella sulla durata della protezione, alla quale per ovvii motivi non possiamo rispondere, e c’è quella — importantissima — sulla protezione dal contagio mediato dai soggetti asintomatici. Anche a questa domanda per ora non possiamo rispondere, ma è incoraggiante che si stanno già preparando studi clinici per chiarire questo punto. Nel frattempo sarebbe utile, allo scopo di evitare le solite polemiche insensate, far capire che con tutta probabilità la risposta non sarà BIANCO (la vaccinazione protegge al 100% dal contagio conferendo una immunità “sterilizzante”) o NERO (la vaccinazione protegge dai sintomi clinici ma non ha nessun effetto sul rischio di trasmettere l’infezione), ma probabilmente qualcosa che sta nel mezzo, con soggetti infettati che eliminano il virus più rapidamente e quindi saranno meno contagiosi (molto? poco? non lo sappiamo).
Grazie ancora per seguire questa pagina e le PDO. I numeri ora sono in calo in Italia ed in quasi tutta Europa (e stavolta senza lockdowns generalizzati!!), anticorpi e vaccini sono vicini, e dobbiamo tenere duro, con intelligenza, pazienza e buon senso, tutti insieme, fino alla vittoria finale.
Guido Silvestri – professore all’Emory University di Atlanta (USA).

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