Vicenda Iper: Soprintendenza criticata

alla Direzione Regionale e a quella nazionale dei Beni Culturali ed alla Procura della Repubblica, il ritrovamento in Via Valfortore di alcuni reperti archeologici. Gabriele Corona di Altrabenevento, Marcello Stefanucci della LIPU e Gianluca Serafini del Partito della Rifondazione Comunista, hanno affermato che in via Valfortore, nel corso dei lavori per la realizzazione dell’Ipermercato, “sono venuti alla luce un tratto di acquedotto romano, strutture murarie di un importante edificio del II secolo d.C., un’area acciottolata dell’Età del Ferro ed altri reperti risalenti all’Età del Bronzo Antico. Questi reperti – continua la nota – sarebbero stati in parte distrutti durante la costruzione del centro commerciale. “Si tratta di una scoperta di grande valore – scrivono Corona, Stefanucci e Serafini – certamente non del tutto inattesa, considerato che negli anni passati, proprio lungo via Valfortore, a poca distanza dall’area dell’Ipermercato, sono stati portati alla luce altri reperti di grande importanza”. “Per questo motivo – sostengono PRC, LIPU ed Altrabenevento – non si comprende perché la Soprintendenza abbia dato parere favorevole alla realizzazione di una grande struttura commerciale in buona parte interrata, su un’area di accertato valore archeologico”. “Risulta ancora più grave – si legge ancora nel comunicato – che, contrariamente a quanto accaduto in altri casi, nessuna manifestazione pubblica è stata organizzata per far conoscere a tutta la città l’importanza dei ritrovamenti. Addirittura con una lettera del 29 aprile 2005, la Soprintendenza ha espresso parere favorevole di massima alla realizzazione di un parcheggio a raso e di una strada proprio sui resti dell’acquedotto romano e sulle restanti strutture archeologiche”. Dopo qualche mese, però, la Soprintendenza avrebbe cambiato idea al punto da ritenere non più realizzabile il parcheggio di 5.440 mq sulle strutture archeologiche. Subito dopo, però, in una lettera dell’11 agosto 2005, la Soprintendenza avrebbe proposto una variante urbanistica per consentire alla Ditta Individuale Maurizio Zamparini di annettere all’Ipermercato un’area destinata a Parco Fluviale sulla quale si intende realizzare un enorme parcheggio di 22.000 mq. “Il comportamento di codesta Soprintendenza – si legge nella raccomandata inviata stamane – risulta ancora più assurdo se si tiene conto che se la Ditta Zamparini non realizza il parcheggio di mq. 5.440, previsto laddove sono emersi gli importanti reperti archeologici da salvare e valorizzare, sarebbero pienamente rispettati i parametri per i parcheggi previsti dalla Legge Regionale sul commercio”. La raccomandata si conclude con la richiesta di blocco dei lavori dell’Ipermercato per tutelare i reperti archeologici e l’invito alla Soprintendenza a salvaguardare anche l’area destinata a Parco Fluviale.

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