Si tratta di due iniziative: la prima è tesa a premiare, tramite un apposito bando, le due migliori tesi di laurea dedicate all’approfondimento delle tematiche relative all’imprenditorialità femminile.
La seconda, invece, prevede tre contributi da assegnare a tre imprese femminili che si siano distinte: per innovazione di prodotto o di processo; per la qualificazione e la valorizzazione della produzione tipica locale e della tutela ambientale; per la valorizzazione delle risorse umane tramite la sperimentazione di progetti di conciliazione dei tempi di lavoro e di vita o attraverso sistemi di responsabilità sociale; per l’attivazione di progetti o rapporti di collaborazione con Università o enti di ricerca per l’applicazione imprenditoriale di ritrovati e ricerche.
Uno dei principali obiettivi che vogliamo perseguire – ha dichiarato Francesca Girolamo, Presidente del Comitato – è quello promuovere l’imprenditoria femminile partendo dal “basso” scuotendo le coscienze di tante potenziali donne imprenditrici. Una recente indagine condotta dal Censis su scala nazionale ha evidenziato che le imprese italiane guidate da donne sfiorano il milione e 430mila ed i sud, con oltre 500mila imprese sono al Sud, ha il tasso più alto di femminilizzazione (26%). Un dato che ci motiva molto anche perché la provincia di Benevento con il 32,5% figura tra le province con il tasso di imprenditoria femminile più elevato del centro sud.
I dati che emergono dall’indagine – ha dichiarato Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento – sono senza dubbio confortanti. In questo momento in cui la crisi mondiale ha ripercussioni evidenti nel nostro Paese. Le imprese guidate da donne– dimostrano di resistere di più rispetto al resto dell’universo imprenditoriale. Altro dato significativo – ha proseguito Masiello – è che le alte percentuali di imprese guidate da donne al Sud fotografano un tessuto imprenditoriale che contribuisce a migliorare il sistema sociale e ad incrementare l’economia locale.
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