E SE SPUNTASSE IL NOME DI BELLO ALLA GUIDA DEL CENTRODESTRA ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE?

Ad affermarlo sono il Gruppo TèL e i Popolari per il Sud. Che così proseguono: Abbiamo le idee chiare, il PdL locale affatto! Siamo contro questo governo locale che occupa abusivamente palazzo Mosti e la Rocca dei Rettori non solo per questioni elettorali, ma soprattutto per l’incapacità di produrre buon governo. «Alla esigenza di promuovere qualità della politica la De Girolamo risponde con l’inciucio. Si potrebbe pensare a un livello intollerabile di confusione politica poiché si confonde giorno e notte la sinistra con la destra; ma nulla può escludere che si siano già definiti patti scellerati tra il PdL locale con il sindaco Pepe per eventualmente convergere al ballottaggio, se le diplomazie romane non dovessero ostacolare le ipotesi che la De Girolamo persegue: accordo con Pepe al primo turno. Un atteggiamento, quello della De Girolamo, che viene praticato con la massima disinvoltura in tutti i momenti e in tutte le occasioni, compresa la piacevole conversazione di lunedì allo stadio». «Per il bene comune abbiamo rimosso antiche contrapposizioni, superato steccati una volta invalicabili e alzato l’asticella dell’impossibile, pur di contribuire ad offrire alla città una proposta politica che sappia ridare tranquillità e fiducia nel futuro a tutti i cittadini, con l’apporto di altre espressioni politiche e sociali che coltivano il medesimo obiettivo». La risposta giunge da Giovanna Razzano, responsabile Pari Opportunità del Pdl: «Solo qualche mese fa il solito blasonato della politica si dichiarava unico depositario, con il suo nuovo gruppo parlamentare del quale assumeva carica di capogruppo, dei principi della vera destra italiana. Poi abbiamo preso atto che l’acerrimo nemico Viespoli era diventato amico di Mastella. Cosa altro mancava alla solita farsa, alla solita rappresentazione cabarettistica? L’ovvio attacco all’On. De Girolamo. L’On. De Girolamo è rea di aver incontrato il Sindaco Pepe allo stadio, in strada, al bar, comunque in luoghi pubblici e sotto gli occhi di tutti ma questo appare per lo meno strano a chi è invece abituato a tramare in segrete stanze (ancor oggi ci sono “strani” incontri romani). Suvvia basta! Il sindaco Pepe deve la sua elezione all’On. Mastella e se è stato rinnegato è per note vicende che nulla hanno di politico. E non è forse anche merito delle scelte quantomeno allegre del centro destra dell’epoca guidato da Viespoli che sbagliò liste, accordi e spianò la strada al centro sinistra?».

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