Quirinale: Algebris, con Draghi bene reputazione Italia ma volatilità a breve

Roma, 24 gen. – (Adnkronos) – Guardando al voto per il Quirinale “il mercato oscilla tra due possibilità: un’elezione di Mario Draghi come presidente o un’elezione guidata di un personaggio di alto profilo. La prima ipotesi rappresenterebbe una svolta positiva a lungo termine per l’Italia, in quanto Draghi avvantaggerebbe la governance e la reputazione dell’Italia per altri sette anni, al posto di un solo anno rimanente del suo mandato di premier. Tuttavia, ciò potrebbe generare una certa volatilità di breve termine, dato che il posto di premier sarebbe vacante, aprendo la possibilità di elezioni anticipate”. Lo sottolinea Algebris nella nota quotidiana del team strategie di credito globale spiegando come al contrario “un profilo di alto rango eviterebbe il rischio di breve termine, ma vi potrebbe generare incertezze nel lungo, soprattutto perché in questo caso le elezioni del 2023 potrebbero essere accoppiate alla stretta della Bce”.

Per l’asset manager fondato da Davide Serra, Draghi è percepito “come la via di minor resistenza per il Parlamento attuale, anche se riconosciamo che il gioco sia abbastanza aperto. Se Draghi venisse eletto, però, crediamo che potrebbe comportare un accordo politico riguardo ad un ‘governo di cura’ tecnico, volto a portare il Paese alle elezioni del 2023”.

“Pertanto, consideriamo il rischio di elezioni anticipate essere relativamente basso” e in questo contesto, si precisa, “la volatilità degli spread dei BTP dovrebbe quindi rimanere contenuta per il momento, anche se potremmo vedere qualche 20-30 punti base di allargamento nel corso della prossima settimana, visti i livelli iniziali stretti e la direzione dei tassi”.

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