CIRCOLO DELLA LIBERTA’: CITTA’-SPETTACOLO CON I SUOI FARI ORA ILLUMINA A STENTO IL TEATRO

Il tutto nel solco delle famose opzioni Cascetta con le quali la Regione Campania, negli anni Settanta, aveva indicato le direttrici di marcia per una ipotesi di sviluppo delle sue cinque province. Per Benevento si ipotizzò il ruolo di Città della Cultura.Questa creatura, questo Festival, come era solito dire Gregoretti, appena nata rimase in fasce un po’ più del necessario, fino al sindacato di Antonio Pietrantonio che la esaltò, la curò, la coccolò, la fece crescere bene e la consolidò. Direttore artistico sin dall’inizio fu quell’Ugo Gregoretti che con troppa fretta la città acconsentì acché fosse licenziato e di cui ancora oggi se ne avverte l’assenza.Città-Spettacolo riempiva anno dopo anno volumi imponenti di rassegna stampa e l’idea di Pietrantonio di accendere con essa i fari sulla città, fu vincente. Questa è, per brevissima sintesi, la storia nostra e di Città-Spettacolo.Ma chi ha vissuto quei tempi, ed anche quelli successivi del sindacato Viespoli, affrema Pietro Grasso, che in pratica diede concretezza a tutto ciò che ancora restava da fare, ed era tantissimo, ora si accorge che il declino della manifestazione è evidente ed inarrestabile. A due giorni dalla XXIX edizione non sono stati ancora diffusi il programma per il tramite di manifesti, locandine, depliant e quant’altro. Non abbiamo ancora letto anticipazioni sulla stampa nazionale; non c’è movimento di artisti.E per evitare che stancamente ci si avvii all’esordio, conclude il presidente del Circolo della Libertà di Benevento Pietro Grasso, si è pensato di tenere desta l’attenzione della gente con un finto attacco terroristico e con qualche sventagliata di mitra.”

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