ANZIANA AGGREDITA E UCCISA DA CANI RANDAGI NEL SANNIO

Di sicuro, Maria Ferola, 68 anni, che viveva da sola in una zona fatiscente di Montesarchio (Benevento), è morta dopo atroci sofferenze, per dissanguamento, dopo che alcuni cani randagi, ai quali probabilmente ogni tanto dava anche da mangiare, l’hanno sbranata. La vittima, nubile e con seri problemi di deambulazione, non aveva l’avambraccio sinistro sin da bambina, in seguito al morso di un maiale e per questo c’é chi ora vede un filo diretto tra quel fatto e la tragedia di oggi. A dare l’allarme ai carabinieri è stata una vicina di casa quando ha notato il cadavere della signora disteso per terra. “Ieri sera nessuno si è accorto di nulla, né abbiamo sentito lamenti”, ha detto una vicina di casa della vittima. La donna, disabile, abitava in una modesta casetta dislocata su due livelli, la camera da letto a piano terra e una cucina al piano rialzato alla quale si accede tramite una scaletta esterna; per salire i gradini spesso l’anziana, che utilizzava un bastone, chiedeva aiuto a qualche vicino. Stando a quanto rilevato sul posto dai carabinieri, non è escluso che la pensionata di tanto in tanto desse da mangiare a dei cani randagi, dal momento che vicino la sua abitazione sono stati trovati dei piatti sporchi. E potrebbero essere stati proprio quei cani a cui dava da mangiare, impauriti da non si sa che cosa, a uccidere la donna; almeno stando all’esito della visita esterna effettuata in serata dal medico legale, professor Fernando Panarese presso la sala mortuaria dell’ospedale ‘Rummo’ di Benevento, che ha riscontrato che i morsi di uno o più cani le hanno strappato il naso e le orecchie, graffiandola in varie parti del corpo. Il magistrato di turno della procura di Benevento ha intanto fissato per mercoledì prossimo l’autopsia mentre il professor Panarese ha disposto un test del Dna per accertare quanti animali abbiano effettivamente assalito la donna. La storia di Maria Ferola ha commosso un’intera comunità nel Sannio. “E’ una vicenda incredibile e molto triste”, ha infatti commentato il sindaco Antonio Izzo, il quale ha tenuto a precisare che “ogni anno il suo comune spende centomila euro per la lotta al randagismo”. Ma questo, evidentemente, non è bastato a salvare la povera anziana. Nell’ ottobre scorso, non molto lontano da dove si è verificata oggi la tragedia di Montesarchio (Benevento) – dove una donna di 68 anni è morta dissanguata in seguito ad un’aggressione di cani randagi- fu un bambino di 9 anni a perdere la vita a causa di un’emorragia provocata dall’ assalto di un cane. Il fatto si verificò nel centro sannita di Circello, dove dopo la tragedia si diffuse la voce che l’aggressione fosse stata compiuta da una pantera. Si scatenò una vera e propria psicosi, ma l’autopsia evidenziò che era stato proprio un cane ad ammazzare il piccolo con otto morsi alla testa.(ANSA).

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