BENEVENTO – GELA 2-1

Noi lo speriamo anche se sarebbe più bello, molto più bello, farlo in casa il 13 aprile contro la Vibonese. Lo speriamo, dicevamo, per toglierci di dosso la malinconia e la rabbia che attanaglia tutti dal “maledetto” giugno scorso. A fine gara si scatena la festa in campo e fuori: Marchano al 94′ ha raggiunto il Pescina e ha permesso al Benevento di ritrovarsi con un + 10 che alla vigilia nessuno osava pensare. Il Gela? Ha fatto la sua onesta partita, sempre attento in difesa e pronto a chiudere tutti i varchi, ma nulla ha potuto contro i giallorossi scesi in campo decimati per le squalifiche ma determinati a far propria l’intera posta. Dopo un inizio di studio, i padroni di casa hanno cominciato ad insistere con maggior convinzione e sono passati in vantaggio al 22′ con Landaida. Bella l’azione di Polani che si invola sulla sinistra ma viene steso, punizione con palla spiovente in un’area affollata, zampata dal basso in alto di Landaida, nulla da fare per il portiere. Si sblocca la partita e si sblocca pure il Benevento che fino al termine del primo tempo crea altre azioni pericolose. Nella ripresa bastano solo 15 minuti per chiudere la partita: 60′, secondo angolo consecutivo di Imbriani, il portiere di pugno salva su Polani ma la palla finisce a Clemente che insacca inesorabilmente. Reazione dei gelesi che effettuano un turbillon di cambi e cercano di pungere senza riscontri positivi. Ci riescono al 91′ con Ragosta servito solo in area da Fofani. Non c’è più tempo per continuare a sperare…

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