Calcio, iscrizioni un\’ecatombe ancora parziale

Alla fine, dunque, le mancate iscrizioni in Lega Pro dovrebbero essere oltre nove, portando quindi a cinque o addirittura sei i ripescaggi dalla serie D. Tra le retrocesse, infatti, saranno ripescate solo Carrarese e Pro Belvedere, la seconda squadra di Vercelli; Carpenedolo, Bellaria, Pro Sesto e Noicattaro o non hanno soldi oppure hanno già rinunciato, mentre Colligiana e Vico Equense sono già state ripescate l’anno scorso. Al Matera – in arrivo dalla serie D dopo aver vinto playoff e Coppa Italia – dovrebbero aggiungersi Avellino, Venezia e Carpi; ma i veneti avrebbero problemi economici nel trovare le garanzie necessarie, così come la Vigor Lamezia. Le altre squadre che hanno fatto strada nei playoff, Pomezia compreso, potrebbero non presentare domanda. Chi potrebbe provarci è il Casale che vanta un discreto blasone. In forte dubbio il Pianura da dove è stato lanciato un sos al sindaco di Napoli per la vicenda stadio. Non si esclude un trasferimento dei fratelli Cafasso a Pozzuoli.

Un quadro più completo lo si avrà venerdì quando si riunirà il Consiglio federale. Poi tra il 7 e il 12 luglio sarà stilato l’elenco completo delle squadre escluse dalla Lega Pro. Entro la metà del mese si conosceranno i destini dei club che ambiscono al ripescaggio.
 

La Salernitana ha risolto al fotofinish il suo contenzioso con il comune per lo stadio Arechi. Il mancato accordo per l’impianto di via Allende stava rischiando di compromettere l’iscrizione del club granata al campionato di Prima Divisione. La Lega Pro, infatti, non sembrava disposta ad accettare l’alternativa Pagani, sede che la Salernitana aveva scelto per le partite casalinghe. Poi la svolta. La convenzione per la gestione dell’Arechi è stata trovata. La Salernitana dovrà pagare 60mila euro subito e la restante parte in rate entro il 2011. Per quanto riguarda Irpef ed Enpals sembra che non ci siano problemi. 

L’Arezzo ha presentato la domanda di iscrizione ma deve risolvere ancora una serie di pendenze. Mancano i versamenti degli stipendi arretrati, le liberatorie e non è stata prodotto nemmeno la fideiussione di 400mila euro che costerà un punto di penalizzazione. Resta acceso un barlume di speranza perchè il sindaco di Arezzo Fanfani ha incontrato gli esponenti di una cordata interessata al club toscano. Ha risolto i problemi la Real Casertana, squadra nata dalla fusione tra il Marcianise e la Casertana. Ieri mattina è stato risolto l’ultimo intoppo. Mancava la documentazione del Comune per certificare la disponibilità dello stadio Pinto di Caserta. Documento che è stato firmato dal primo cittadino Petteruti e che è stato consegnato da Bizzarro. Adesso bisogna versare la fideiussione. Manca ancora una settimana alla scadenza del termine perentorio. In caso contrario la Real Casertana partirà con una penalizzazione in classifica.
Anche la Cavese è riuscita in extremis a consegnare la documentazione necessaria per l’iscrizione al campionato con il versamento di 31mila euro.  Salva anche la Pro Vercelli grazie ad una colletta di imprenditori locali che sono riusciti a mettere insieme la somma utile per l’iscrizione. Con i fondi raccolti si pagheranno le tasse, gli stipendi.

Niente da fare per la Scafatese. La società canarina, come anticipato, ha rinunciato all’iscrizione visti i gravi problemi societari. Ieri, alla scadenza del termine, presso la Lega di Firenze, non è arrivato l’incartamento della Scafatese, che, di fatto, è fuori dal calcio professionistico. Una fine annunciata visto che già al termine del campionato Leonardo Mascolo ha lanciato più volte appelli disperati. Si era sperato nel miracolo come negli anni passati ma stavolta non è stato così. Per la Scafatese si chiudono le porte del calcio professionistico e potrebbe risorgere dai campionati minori. Non a caso il direttore sportivo Sisto Vitiello starebbe trattando il titolo dell’Ippogrifo Sarno.

 

 

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