Cimitile e Pepe: ecco la sede della Scuola di Magistratura di Benevento

Con queste parole, il presidente della Provincia sannita, Aniello Cimitile, in compagnia del Sindaco del capoluogo Fausto Pepe, presenti l’europarlamentare Clemente Mastella e il deputato Costantino Boffa, ha illustrato stamani alla Stampa, appositamente invitata, i lavori di consolidamento, rifacimento e ristrutturazione di uno degli immobili che fanno parte del complesso denominato “Caserma Guidoni” in pieno centro cittadino, destinati ad ospitare la Scuola della Magistratura – Sezione meridionale.

Questi locali, infatti, sviluppati su due livelli, che affacciano sul viale degli Atlantici di Benevento, furono indicati a tale scopo in un protocollo d’intesa stipulato nel febbraio 2007 tra Ministero di giustizia, Comune e provincia di Benevento e Università del Sannio: ebbene, i lavori, sotto una iniziale supervisione ministeriale, a cura della Provincia, con la cooperazione tecnica di Sannio Europa, si sono conclusi già alcuni mesi or sono, ma l’insediamento della Scuola non c’è stato ed anzi pare che la stessa, per volontà dello stesso Ministero di giustizia, debba essere insediata a Catanzaro.

Erano presenti al sopralluogo alla “Guidoni”: il vice presidente della Provincia Antonio Barbieri; gli assessori comunali Luigi Scarinzi e Pietro Iadanza; il progettista dei lavori arch. Giuseppe Iadarola; i dirigenti dei Settori Relazioni Istituzionali e Patrimonio della Provincia rispettivamente dott.ssa Irma Di Donato e ing. Valentino Melillo, quest’ultimo accompagnato dai funzionari ing. Angelo D’Angelo e ing. Michelantonio Panarese (e proprio quest’ultimo ha fatto da “cicerone” nella visita).

Hanno comunicato l’impossibilità a partecipare: l’europarlamentare Erminia Mazzoni; il sen. Pasquale Viespoli, l’on. Mario Pepe; i consiglieri regionali Sandra Lonardo e Umberto Del Basso De Caro.

La visita al complesso era stata decisa dal presidente della Provincia e dal sindaco all’indomani della risposta del Ministro di giustizia Nitto Palma nel “Question time” di mercoledì scorso 19 ottobre circa l’ubicazione in Catanzaro e non più a Benevento della Sezione meridionale della Scuola.

L’ex “Caserma Guidoni”, realizzata a fine Ottocento, di proprietà della Provincia da circa otto anni, consta di una superficie complessiva di mq. 19.425, di cui mq. 4.285 sono coperti, articolati in n. 6 corpi di fabbrica, quasi tutti a 2 livelli, ubicati perimetralmente, e sui 4 lati di esso, di un ampio (mq. 9.810) cortile centrale (Piazza d’Armi), con tre accessi carrabili, di cui n. 2 dal Viale degli Atlantici e n. 1 da Via Ferrelli, oltre a 2 accessi pedonali. Le superfici nette interne si sviluppano per complessivi mq. 6.000 circa.

La Provincia ha ristrutturato già due corpi di fabbrica: il primo è attualmente adibito ad Uffici di Polizia Giudiziaria presso la Procura di Benevento (affacciando sul viale Atlantici – angolo con via Ferrelli); l’altro destinato alla Scuola della Magistratura – Sezione meridionale, reso funzionale ed operativo per le esigenze di tale Istituzione, che consta di 2.800 metri quadrati.

«Non ci sono più alibi. Non ci sono più scuse: Benevento è pronta ad ospitare, non da oggi, ma sin da un anno fa, la Scuola della Magistratura. Chi dice il contrario vuole negare l’evidenza»: ha così chiosato sulla vicenda, nel corso della visita, il presidente Cimitile, ricordando che più volte e pubblicamente l’allora Ministro di giustizia  Alfano aveva dato ampie assicurazioni circa il rispetto dei patti siglati a Benevento.

La posizione della Provincia di Benevento sulla questione della localizzazione si riassume, come ha detto il presidente Cimitile, nei seguenti sei punti: «1) il Ministro di giustizia deve rispondere con atti formali e ufficiali sulla Scuola della Magistratura a Benevento; 2) i tecnici del Ministero di giustizia devono effettuare un sopralluogo alla Caserma Guidoni come è stato richiesto da noi da mesi e com’era negli accordi; 3) gli Organi collegiali di gestione della Scuola devono dare le coordinate per lo “start up” della Scuola; 4) il Consiglio regionale campano deve riconfermare i suoi voti per sostenere l’istituzione beneventana; 5) il Governatore Caldoro deve assumere una posizione politica forte a tutela di Benevento che è parte della Campania; 6) il Governatore Caldoro deve dare il via libera al finanziamento di 4,5 milioni di Euro necessari per realizzare l’Auditorium e altre strutture: comunque, ha precisato ancora Cimitile, in via provvisoria la Provincia e Comune mettono a disposizione per queste esigenze l’Auditorium di Villa dei papi, mentre il Comune può offrire anche il complesso del San Vittorino. In ogni caso – ha aggiunto Cimitile – in un’ala di questo edificio principale di Caserma Guidoni già oggi opera il Centro Servizi Territoriali, istituito dalla Provincia con alcuni Comuni del Sannio, che opera nel campo dell’informatica e può offrire tutti i servizi informatici necessari al funzionamento della Scuola, avendo server e postazioni di lavoro a disposizione proprio nello stesso corpo di fabbrica della Scuola di Magistratura».

Cimitile ha quindi contestato l’affermazione, da più parti ventilata, secondo la quale le altre città sedi delle Sezioni siano più avanti sul piano logistico rispetto a Benevento. «Anzi, è vero esattamente il contrario – ha scandito Cimitile. Occorre dire infatti che per Bergamo il Ministero sta pagando l’affitto di una sede con ben 240mila Euro l’anno per sei anni ed ha promesso altri 6 milioni di Euro per la gestione di quella Sezione, mentre nessun finanziamento è stato concesso al Sannio: comunque, ciò significa che si istituisce una Scuola non in immobili di proprietà, ma in fitto e a titolo oneroso per le casse ministeriali; per quanto riguarda Firenze (ma in realtà di tratta di Scandicci) l’edificio individuato è ancora in ristrutturazione; mentre per Catanzaro la situazione è in alto mare, come hanno constatato gli stessi ispettori ministeriali nei giorni scorsi. Come si fa dunque a dire che Benevento è in ritardo? Noi non abbiamo nulla contro Catanzaro, ma vogliamo il rispetto degli impegni assunti e della verità storica e cioè che noi abbiamo già la sede a disposizione e la mettiamo a disposizione del Ministero a costo zero. Abbiamo dato il nostro cordiale e convinto appoggio agli sforzi degli europarlamentari Mazzoni e Mastella per la Scuola della Magistratura Europea, un progetto che è “in itinere” presso le Istituzioni europee, affinché essa venga insediata a Benevento, ma questa iniziativa non può essere sostitutiva, quanto piuttosto aggiuntiva della Scuola della Magistratura italiana. Insomma, noi non possiamo tenere chiusi questi immobili, dopo averli ristrutturati, mentre alcuni nostri Uffici della Provincia sono ubicati in sedi in affitto. Non possiamo più aspettare: questa storia va avanti da cinque anni».

Dal canto suo l’on. Mastella ha voluto ricordare che allorché nel 2006 firmò quale Ministro di giustizia il decreto per la Scuola a Benevento, non compì alcuno “scippo” ai danni di Catanzaro, precedentemente indicata quale sede dal suo predecessore Castelli, in quanto in quella città non esistevano le condizioni logistiche minime affinché partissero le attività della Scuola. E queste stesse condizioni, ha aggiunto Mastella, non si ottennero nemmeno dopo ripetute sollecitazioni formali da parte del Ministero; pertanto, ha proseguito l’europarlamentare, ci attivammo per soluzioni alternative, trovandole in Benevento a  ragione della disponibilità manifestata da Comune e Provincia di offrire al Ministero gratuitamente parte del loro patrimonio immobiliare. Il suo decreto, ha ricordato l’ex Ministro, gli attirò pesanti critiche sia parte della classe dirigente calabrese che della Stampa nazionale che lui riuscì a fronteggiare anche grazie alla compattezza del fronte politico-istituzionale che supportava la sua azione al Ministero. Lo stesso spirito, si è augurato l’on. Mastella, dovrebbe essere espresso oggi dalla classe dirigente sannita.

Il deputato Costantino Boffa ha ringraziato il presidente della Provincia e il sindaco di Benevento per aver promosso il sopralluogo alla ex Caserma Guidoni in quanto è stata un’utile occasione per sfatare la favola su una città impreparata ad ospitare la sede meridionale della Scuola di Magistratura. Secondo il parlamentare, dopo le recenti dichiarazioni del Guardasigilli Nitto Palma, il fronte politico sannita deve muoversi con sintonia e compattezza perché a funzionare in vicende strategiche per il territorio come queste è il gioco di squadra ed al riguardo ha citato le vicende dell’Alta Capacità ferroviaria Napoli-Bari (diventata una priorità della Commissione Europea) e del Data Center di Poste Italiane (oggetto di un accordo siglato tra Comune, Regione e Poste).

Boffa ha poi lamentato che sulla Scuola della Magistratura si registra l’assenza di atti formali da parte del Ministero, che non ha mai dato risposta a tre interrogazioni dallo stesso deputato sannita presentate in Commissione sull’argomento. Per quanto riguarda la sentenza del Tar che blocca il decreto Mastella a favore di Benevento per “mancanza di motivazioni”, l’on. Boffa ha detto che occorreva che la politica dovesse recare un contributo di idee per riempire di motivazioni quel decreto ed invece ci si è accontentati di lasciare passare una istruttoria evidentemente carente. Infine, se il Tar ha dato ragione a Catanzaro è pur vero che gli Enti locali hanno fatto opposizione presentando un ricorso al Consiglio di Stato e quindi non ci sono ragioni per compiere una decisione a favore della cittadina calabrese. L’on. Boffa ha infine invocato un impegno forte da parte della Regione, che, ha detto, non può restare “silente” su questa vicenda.

Il sindaco Pepe ha ricordato che in sede di confronto con l’allora ministro Alfano, dopo aver reiteratamente promesso che sarebbe stata salvaguardata la posizione di Benevento, propose anche la modifica della legge di istituzione della Scuola di Magistratura per trovare una soluzione politica alle esigenze delle due città. Il sindaco ha voluto rivendicare il diritto a difendere il proprio territorio soprattutto per questa vicenda in quanto c’è da tenere fede a patti sottoscritti in forza dei quali, peraltro, gli enti locali territoriali hanno fatto tutto il loro dovere e soprattutto hanno investito ingenti risorse finanziarie. In riferimento al “Question Time” del Guardasigilli Nitto Palma, il primo cittadino ha sottolineato la mancanza di rispetto nei confronti di Benevento. Non si tratta di “propagandismo territoriale”, ha detto Pepe, in quanto la città ha una sede pronta ad ospitare la struttura, a differenza di Catanzaro, e può dare vita ad una vera e propria “Cittadella della magistratura”, tenendo conto di quanto si sta realizzando in questi giorni presso il vicino Tribunale con la nuova ala. Il sindaco ha quindi richiesto che la classe dirigente locale faccia quadrato attorno alla Scuola della Magistratura rinunciando a contrapposizioni sterili. D’altro canto, ha ricordato il sindaco, il Ministro non può trincerarsi dietro l’attesa di un giudizio del Consiglio di Stato, senza assumersi le proprie responsabilità politiche. A fronte di ciò, Pepe ha quindi proposto di attivare una interlocuzione forte con il Ministro di giustizia da parte di tutta la deputazione, di riunire congiuntamente i Consigli comunale e provinciale, di chiedere una iniziativa adeguata alla gravità del problema alla Regione Campania.

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