Consiglio: 19 bocciati, 16 rieletti e 8 new entry

Fino al pomeriggio di ieri, sembrava destinato a prevalere il vice sindaco uscente, anche se mancavano i dati di alcune sezioni, non ancora caricate dall’ufficio comunale. Ufficiosamente, a Scarinzi sarebbe stato assicurato che il conteggio complessivo lo proietterebbe in testa, anche, solo uno in più di Del Vecchio. In serata, sul sito Scarinzi risultava prevalere sull’esponente del Pd in attesa della proclamazione ufficiale che scioglierà ogni dubbio. In quanto alla geografia consiliare, si prospetta parecchio rivoluzionata. Causa pure la contrazione dei seggi, non rivedremo più 24 volti noti, 5 non si sono ricandidati (Angelo Fusaro, Ettore Martini, Luigi Bocchino, Gennaro Santamaria e Gianfranco Ucci), mentre altri 19 hanno trovato sbarrato il portone di palazzo Mosti. Secondo i dati diramati sino a ieri sera dal sito del Comune, sarebbero rimasti esclusi, per la maggioranza in carica sino al 12 aprile (in 6 firmeranno le dimissioni il giorno successivo, assieme ai consiglieri di Tèl, Udeur e Udc), Leonida Collarile, Sergio De Marco, Massimo De Rienzo, Antonio Feleppa, Massimo Ficociello, Isidoro Fucci, Enzo Iele, Stanislao Lucarelli, Giovanni Izzo, Luigi Velleca, Giovanni Zarro e Giuseppe Zollo, nonché i seguenti esponenti dell’opposizione: Sandro D’Alessandro, Nicola Boccalone, Antonio Capuano, Costanzo Di Pietro (il dato del Comune lo dava a tre lunghezze di distanza da Vincenzo Lauro) Antonio Reale, Sandro Consales e Fernando Petrucciano. Alcuni dei non eletti del centrosinistra, però, sono destinati a far ritorno con l’attribuzione degli assessorati e dimissioni obbligate da parte dei nominati: gli indiziati sono per il Pd, Collarile, De Rienzo, Calmieri, Fioretti e Francesca. A primo dei non eletti scalerebbe Lucarelli. Ieri sera, comunque, il calcolo non era ancora definitivo per cui potrebbe aversi qualche modifica della graduatoria. In "Lealtà per Benevento", scorrendo la graduatoria con la nomina degli assessori, ecco ancora a palazzo Mosti Peppino Molinaro (settimo), segue la new entry Mario Zoino. Primo dei non eletti risulterebbe Fucci, piazzatosi in nona posizione. In 16 i consiglieri rieletti. Per il centrosinistra, Aversano, De Luca, Guerra, Fiore, Molinaro, e Panunzio; altri sono della maggioranza originaria ma poi, sia pur in tempi sfalsati, l’hanno lasciata: De Nigris, Picucci, Quarantiello, Ambrosone, De Pierro, Trusio: per l’opposizione, rientrano Capezzone, De Minico, Orlando e Pasquariello In quanto agli assessori, non sono stati eletti in consiglio Gaudiello e Ionico, oltre a due ex assessori, Lisi e D’Aronzo, mentre la maggior parte si colloca nelle prime posizioni delle rispettive liste: Del Vecchio, Iadanza, Lepore, Castello, Miceli, Scarinzi, Damiano, Gigi Boccalone e Mirna Campone. I nuovi consiglieri sono Gino Abbate, Mario Orrei, Sergio Tanga, Nazzareno Lanni, Enzo Lauro, Mirna Campone, Carmine Nardone e Raffaele Tibaldi, anche se Abbate, Lanni e Tibaldi vantano già esperienze a palazzo Mosti. È stata comunque, una campagna elettorale molto serrata e combattuta sotto tutti i profili: dalle affissioni selvagge, alle polemiche nei comizi. Adesso il vincitore, Fausto Pepe, ma anche gli esponenti dell’opposizione, hanno dichiarato di voler abbassare i toni polemici, di voler lavoro, ognuno nel proprio ruolo, nell’interesse della città. Dopo una campagna elettorale così intensa, inevitabili le dichiarazioni distensive a bocce ferme. Bisognerà verificare se manterranno fede a questi buoni propositi o se, al primo episodio, ritorneranno le accuse e i veleni.

IL MATTINO

ARTICOLI CORRELATI