Farese: \"Situazione politica ormai insostenibile, fate spazio alla rivoluzione gentile\"

Siamo davanti ad uno scontro senza esclusioni di colpi fra ceti politici professionali che si contendono il controllo delle risorse pubbliche.
In queste settimane lo abbiamo ripetuto spesso: non c'è nessuna sostanziale novità fra i “duellanti”. La riprova, se non altro, è tutta nel tradizionale quanto ridicolo trasferimento dall'uno all'altro schieramento di tanti personaggi della politica locale. Come se le idee, i principi e i valori potessero variare in ognuno di noi in poche ore abbandonando le nostre convinzioni per approcciarci a ciò che ci fa più comodo rendendoci magari più eleggibili.
Sono disgustata da questo modo di far politica, ogni giorno di più io e tutti i candidati consiglieri ed attivisti del Movimento 5 Stelle percepiamo la necessità storica per Benevento e il dovere morale, oltre che politico, di una rivoluzione che non a caso amiamo definire “gentile”. Anche, per non dire soprattutto, nell'azione. Il confronto deve sempre rimanere nel campo dialettico, essere anche aspro, ma senza mai degenerare.
Mi viene in mente una scena di Miseria e nobiltà. In una casa poverissima due famiglie non trovano di meglio che litigare su tutto. Al momento dello scontro fisico, Totò/Sciosciammocca esclama: «Io sono un signore… Non riesco a trovarmi in mezzo a questo guazzabuglio… E che siamo guelfi e ghibellini?». Benevento è quella casa impoverita da una pessima gestione amministrativa, un guazzabuglio. Di tutto necessita fuorché di una “guerra civile” tra poveri.
La rivoluzione gentile del Movimento 5 Stelle è in marcia, incruenta e pacifica, legale e popolare. Siate pronti ad accoglierla.

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