GIUSTIZIA. SCUOLA MAGISTRATURA, LOIERO: ALFANO FACCIA CHIAREZZA

"Ricorderà certamente – afferma Loiero nella lettera
pubblicata oggi dal Quotidiano della Calabria – che nell’ottobre
del 2009, a qualche mese dalle elezioni regionali, quando ancora
ero Presidente della Regione, fui convocato dall’allora sindaco
di Reggio Scopelliti per un incontro alla sua presenza, con una
procedura per me del tutto irrituale (trovai singolare che un
Ministro della Repubblica si prestasse ad un simile percorso),
ma avevo così a cuore il tema che avremmo dovuto trattare che
sorvolai sull’anomalia istituzionale, non feci alcuna polemica e
sedetti al tavolo accettando di fatto l’irritualità della
convocazione, alla quale risposero anche il sindaco di Catanzaro
Olivo e tutta la deputazione dei parlamentari calabresi. Oggetto
dell’incontro, come ricorderà signor Ministro, era
l’istituzione e l’ubicazione a Catanzaro della Sede meridionale
della Scuola di Magistratura. Nel nuovo ordinamento giudiziario
é prevista l’istituzione di una Scuola di Magistratura con tre
Sedi territoriali: una al Nord, una al Centro ed una al Sud. Con
decreto del Ministro della Giustizia Castelli (Governo
Berlusconi), le sedi furono ubicate nelle città di Bergamo,
Firenze e Catanzaro. Successivamente, nel febbraio 2007, il
Ministro della Giustizia Mastella (Governo Prodi) sostituì
Catanzaro con Benevento, con la duplice motivazione della
difficoltà logistica di raggiungere Catanzaro e
dell’indisponibilità d’una sede da parte del Comune".
   "Il Comune di Catanzaro – prosegue la lettera di Loiero –
presentò ricorso al Tar Lazio, obiettando la messa a
disposizione di Palazzo Doria e davanti all’organo
giurisdizionale si costituì anche la Regione. Il Tar Lazio, nel
giugno 2009, diede ragione al Comune, ritenendo ingiustificato
il trasferimento della sede e il Ministero non impugnò la
sentenza. Ricordo bene che in quell’incontro, alla sua presenza
di Ministro della Giustizia, fummo rassicurati tutti da lei
sull’ubicazione a Catanzaro della sede meridionale della Scuola
di Magistratura. Quelle rassicurazioni oggi sono state
ritrattate, perché, in aperta violazione della sentenza del Tar
Lazio che aveva ricollocato la sede della Scuola a Catanzaro,
una metà di questa (e non si sa se addirittura quella
principale), è stata destinata a Benevento. Insomma, attraverso
una mediazione politica, è stata azzerata la chiara pronuncia
di un Tribunale della Repubblica, per commettere l’ulteriore
scippo, sia pur dimezzato, ai danni della Calabria e del suo
Capoluogo".
   "Tutto questo ovviamente – sottolinea Loiero – non lo si
registra per le altre sedi, che sono rimaste uniche e, nel
frattempo, sono partite. Così è per la sede settentrionale di
Bergamo e così è per la sede del Centro Italia di Firenze.
Mi chiedo quindi, oggi, cosa ne è realmente della nostra Scuola
di Magistratura, che avrebbe dovuto essere un presidio di
legalità e cultura, un avamposto formativo nel Mezzogiorno in
materia di discipline giuridiche. E mi chiedo quali sono, e se
ci sono, delle iniziative per frenare l’ennesimo scippo
perpetrato dal Governo nei confronti del Mezzogiorno e in
particolare della Calabria.  Malgrado ci si trovi in una
campagna elettorale non c’é nella mia posizione alcuna
motivazione polemica. Sono infatti convinto che tutte le figure
istituzionali della città di Catanzaro, che le staranno oggi
attorno, la pensino esattamente come me. La mia lettera punta ad
avere da lei, signor Ministro, una parola chiara sull’ubicazione
della scuola di magistratura. Tendo personalmente ad escludere
che quella convocazione tanto irrituale, di tanti mesi fa, fosse
solo un espediente elettorale a cui lei, che ricopre un ruolo
istituzionale di primo ordine, si sarebbe prestato".(ANSA).

ARTICOLI CORRELATI