Il ‘don Diana’ a Policastro, Borgomeo,Piero e Alberto Angela.

È stato assegnato al magistrato Aldo Policastro, a Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud, e ai giornalisti e scrittori Alberto e Piero Angela, con un riconoscimento speciale al team del medico napoletano Paolo Ascierto, il “Premio Nazionale don Diana – Per amore del mio popolo”. Il premio in memoria del prete ucciso dalla camorra a Casal di Principe (Caserta) il 19 marzo del 1994, giunto alla nona edizione e consistente in una vela in miniatura, viene solitamente assegnato nel primo giorno di primavera; quest’anno però, il riconoscimento viene assegnato nel giorno della Liberazione. “La nuova data vuole essere un auspicio di ritrovata serenità per tutti, visto che ci avviamo ad una nuova fase che ci accompagna ad uscire dall’emergenza Covid- 19” fanno sapere gli organizzatori, ovvero il Comitato don Diana, Libera Caserta e la famiglia di don Giuseppe Diana.

Ad Aldo Policastro, Procuratore di Benevento, il premio è stato conferito perché “poco incline alle manifestazioni eclatanti ma aderente ai fatti, squarcia il tessuto delle tacite complicità politico mafiose. Schivo ma disponibile, specie con i giovani suggerisce l’indignazione come strumento civico di rottura ed il dialogo come leva di cambiamento. Sempre impegnato in complesse indagini contro la criminalità e anche per la salvaguardia dell’ambiente perseguendo reati di illecito smaltimento di rifiuti”.

 

Per Carlo Borgomeo, presidente Fondazione Con il Sud, la scelta è stata dettata “perché attento alle esigenze del Terzo Settore, è sempre pronto ad essere spina nel fianco di quelle parti sociali che allentano la convinta necessità al senso comunitario, accusando le patologie del mercato del lavoro meridionale che condiziona l’evoluzione e lo sviluppo”. Ad Alberto e Piero Angela, Il premio è stato invece assegnato perché con i loro documentari televisivi, hanno “il merito di aver reso accessibili a tutti l’arte, la bellezza, le scienze, arricchendo la nostra cultura e contribuendo a far crescere nuove generazioni di studiosi nel rispetto delle risorse e dell’umanità. Con la loro capacità comunicativa hanno restituito bellezza a luoghi e dimore storiche non sempre adeguatamente considerati, orgoglio a popolazioni dimenticate facendo della divulgazione scientifica gli anticorpi sociali di degrado”. Un premio speciale è stato conferito poi al team medico del dottore e ricercatore Paolo Ascierto, coordinatore scientifico del gruppo di ricerca della Campania sul Covid 19, “e attraverso loro a tutti i camici bianchi della sanità per la totale abnegazione e spirito di sacrificio con i quali si sono dedicati ad affrontare l’emergenza Coronavirus, salvando vite, assicurandole per il futuro e accompagnando gli ammalati in un dignitoso percorso. Al team di Ascierto in particolare va riconosciuto, oltre all’eccellenza professionale, il valore aggiunto di una ricerca scientifica fondata sul ‘noi’, in uno spirito di condivisione delle conoscenze che sceglie di anteporre l’interesse collettivo a ogni successo di parte”. Menzioni speciali infine per Cesare Moreno, presidente dell’associazione Maestri di Strada, per Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, per Eugenia Carfora, preside dell’Istituto Morano di Caivano, e per l’artista Jorit Ciro Cerullo, specializzato in arte urbana. Il premio, se le condizioni di sicurezza sanitaria lo consentiranno, sarà consegnato nella consueta cerimonia del 4 luglio a Casal di Principe, nel giorno in cui don Giuseppe Diana avrebbe festeggiato il suo compleanno.

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