Il Pd e l’incoerenza politica.

I fatti di Palazzo Mosti alla luce di quanto accaduto in Consiglio Comunale e sull’intera vicenda dell’housing sociale su S.Clementina, la dicono lunga sul modo comunque di fare politica. Da premettere che su quell’area,e l’abbiamo sottolineato sin dal lontano 2012, per decenni, da Pietrantonio a Viespoli c’erano stati attacchi alla cementificazione. Attacchi però mai concretizzatisi come nella fatidica delibera assunta con solo 10 voti favorevoli, 6 contrari e 5 astenuti,la somma di questi ultimi superiore ai voti favorevoli. Da quella data in seno ai democratici si è scatenata una guerra di posizione e soprattutto di salvare il salvabile, espressione di una soluzione pasticciata e non chiara e che, come sottolineato da qualcuno, lascia uno spiraglio aperto alla Giustino costruzione. Strada questa certamente non facile tra i tanti veti, urbanistici e storici posti nella delibera approvata dalla maggioranza con 15 voti favorevoli e 12 contrari ma con cinque consiglieri defilatisi dall’agone a far si, ancora una volta, che la somma tra contrari e assenti risulta superiore ai voti a favore. E’ innegabile che si è tentato fino all’ultimo di salvare quel progetto, ma ora al Responsabile del procedimento e nella Conferenza dei servizi non resterà altro da fare che comunicare comunque quella decisione. I passi successivi evidentemente in altre aule.

 

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