Il ritorno dei Longobardi

Per la ricomposizione di un’identità territoriale, attrattiva di un turismo sostenibile di qualità, il Gruppo ISIDEA da anni continua a proporre progetti tematici legati, in particolare, al patrimonio storico e alle leggende locali:su Iside, con le proposte del distretto culturale “L’Egitto a Benevento”, del gemellaggio con il Museo egizio di Torino e dell’itinerario magico “Benevento-Torino-Praga”; sulle Streghe, con il Parco Letterario in Contrada Cellarulo ed un monumento in Piazza Colonna, al Rione Ferrovia;sulla Longobardia, con adesione all’omonima Regione Virtuale Europea, con l’allestimento anche solo virtuale di un Museo degli Exultet (o rotoli liturgici in scrittura e canto beneventani) e con la dedicazione del principale Corso cittadino ad Arechi II ( ricordando Garibaldi nella prima parte del tracciato, al posto di Vittorio Emanuele già legato a un teatro). In questi giorni, al nostro patrimonio riferito al periodo aureo ma dimenticato della Langobardia minor viene offerta un’occasione unica per imporsi definitivamente all’attenzione generale. Grazie al lavoro preparatorio avviato nel 2005 da Cividale del Friuli, patria dello storico Paolo Diacono, e da Brescia, che invano invitò qualche anno fa la nostra città a partecipare ad una grandiosa mostra internazionale, si è giunti all’ufficializzazione delle città longobarde “in rete” candidate dal Ministero dei Beni Culturali all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Cividale, Brescia e Castelseprio, prime sedi della Longobardia maior, con ammirevole gesto nel corso di una riunione ricognitiva con tecnici ministeriali, hanno sentito la necessità di condividere il progetto con le città del Centro e Sud Italia, facenti parte della Longobardia minor: Spoleto, Monte Sant’Angelo e Benevento. Tutte le predette candidature dovranno pervenire entro il prossimo gennaio 2008. Pressato da questa scadenza, il nostro Comune capoluogo si è opportunamente attivato per l’elaborazione delle richieste pianificazioni e cartografie.Nemo propheta in patria, il Gruppo ISIDEA accoglie, comunque, con grande favore questo stimolo esterno che ha orientato l’azione dei nostri amministratori verso progetti culturali di spendibile eccellenza e finalmente strategici.

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