Incontro e cenabaratto sull’antirazzismo con Rita Fierro  nel Giardino della libreria Masone

“Al di là della paura. Antirazzismo e autenticità” è il titolo della serata, con la formula inclusiva della cenabaratto, dedicata alla sociologa Rita Fierro, che si terrà venerdì 22 luglio 2022 presso il giardino Fautrix della Libreria Masone di Benevento.
Intervengono Giuseppe Tecce (GIT Sannio Irpinia Molise di Banca Etica), sui rapporti tra finanza e razzismo, e Alessio Masone (GAS Arcobaleno, Gruppo d’Acquisto Solidale), sulla cenabaratto come strumento di linguaggio d’esperienza a contrasto diffuso di esclusione e competizione.
Nel suo nuovo libro, Digging Up the Seeds of White Supremacy – Estirpando i semi della Supremazia Bianca (2022, Collective Power Media), la studiosa fa un’attenta analisi di come l’ineguaglianza sia stata radicata nelle fondamenta delle istituzioni statunitensi che resistono al cambiamento. Il libro affronta anche il vasto trauma che questa resistenza crea e come possiamo trasformare il razzismo sistemico attraverso la nostra guarigione personale e collettiva.
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Rita Sinorita Fierro nace a New York da genitori italiani. All’età di dieci anni si trasferisce ad Apice, Benevento. Studia in Italia e si laurea all’Università di Roma “La Sapienza” in Sociologia. Consegue un dottorato in studi afroamericani alla Temple University negli Stati Uniti. La sua vita, vissuta a metà tra gli Stati Uniti e l’Italia, la sensibilizza al multiculturalismo e agli effetti dei pregiudizi. Da decenni, canalizza questa sua sensibilità nello studio del razzismo. Costituisce una sua società di consulenze con cui assiste progetti sociali e aziende nel perseguire coerenza tra valori e pratiche.
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La formula della cenabaratto consente di realizzare un approccio esperienziale all’evento culturale, quindi si consiglia di partecipare portando un cibo cucinato da condividere e possibilmente anche di venire muniti di posate, piatti e bicchieri duraturi (non monouso) da utilizzare durante la cena.
Chi non può portare un cibo, con una piccola quota potrà sovvenzionare il costo del vino da servire durante la cenabaratto.
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Nel corso della cenabaratto, realizzando uno scambio tra saperi materiali e immateriali, tutti sono coautori dell’evento: grazie al cibo barattato con l’opera intellettuale, l’attore include le competenze dello spettatore e, nel linguaggio d’esperienza, si agevola una cittadinanza artistica non delegata che ricade nel quotidiano come attitudine inclusiva.
La fatica coautoriale del fruitore, che caratterizza la cenabaratto, abbatte ogni barriera tra attore e spettatore, tra dirigenza e cittadinanza.

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