“Proteggere la pec, uno strumento così delicato dal punto di vista legale, semplicemente con una password è insensato e pericoloso. Il rischio è duplice: non solo l’hacker può
vedere le mail ma può anche inviare: non c’è solo spionaggio, ma anche
possibilità di un furto di identità”. E’ quanto afferma il prof. di
Cybersecurity dell’Unisannio, Aaron Visaggio, commentando il recente
attacco hacker di Anonymous alle mail di 30mila avvocati romani, tra
cui anche quella della sindaca Raggi.
“La password – spiega intervistato dall’Adnkronos – può essere violata
in tante maniere: si può spiare con un keylogger che è un programma
che registra tutti i movimenti effettuati con i tasti del computer;
può essere acquisita tramite un malware; se salviamo le password nei
browser, ci sono programmi in grado di intercettarle; può succedere
che venga colpito il server di posta elettronica consentendo
all’hacker di decifrare o intercettare la parola di accesso alla
nostra mail”.
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