Intervento del Presidente Cimitile al convegno “Scomparire razionalizzando. No\”, organizzato dalla locale Cgil

Per salvare la Provincia di Benevento occorre condurre una battaglia unitaria che metta insieme le forze politiche, sociali, economiche e il vasto mondo dellassociazionismo. La cancellazione dellEnte sannita provocherebbe un disastro in termini economici e sociali. Aumenterebbero i costi per le imprese ed i cittadini e diminuirebbero i servizi che già in questi ultimi anni hanno subito un tracollo senza precedenti.

Lo ha dichiarato il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, intervenendo questa mattina al convegnoScomparire razionalizzando. No", organizzato dalla locale Cgil alla luce delle novità introdotte dal Decreto legge n. 95 che, tra laltro, prevede la razionalizzazione e laccorpamento delle Province.

Il presidente Cimitile ha avviato il suo ragionamento, sottolineando che il recente provvedimento del Governo si inserisce nel contesto della grave crisi economica che, in Europa, è stata sin qui gestita da politiche di centrodestra che hanno accentuato i problemi nella tenuta dell’occupazione e dei servizi. In particolare, il presidente si è detto perplesso per i tagli selettivi che stanno riguardando gli investimenti a favore del sistema finanziario senza alcuna attenzione alla tenuta del mondo produttivo. A tal riguardo, Cimitile ha ricordato nuovamente le politiche messe in campo dal presidente americano Barack Obama che, accanto ai tagli, ha lanciato migliaia di progetti per rimettere in moto l’economia e salvare il lavoro.

La crisi economica, ha continuato il presidente, sta danneggiando particolarmente i territori deboli e proprio per questo motivo la Provincia è indispensabile in unarea come il Sannio a fronte della situazione drammatica in cui ci troviamo in condizioni assolutamente straordinarie rispetto al resto della Campania. Le problematiche del Sannio, ha detto Cimitile, richiedono specifiche politiche e quindi programmi di sviluppo locale in quanto la crisi non colpisce tutti allo stesso modo.

Venendo al Decreto legge, il presidente Cimitile ha duramente criticato latteggiamento del Governo Monti che, in materia di riordino delle Province, viola la Costituzione per la seconda volta. Secondo lart. 133, infatti, lEsecutivo non ha alcun potere diniziativa sulle Province che possono essere modificate soltanto dai Comuni in raccordo con le Regioni. Da qui, linvito alla rappresentanza parlamentare sannita perché presenti una pregiudiziale di costituzionalità sul provvedimento con lobiettivo di scorporare lart. 17 dal Decreto di razionalizzazione della spesa pubblica.

Il presidente della Provincia ha concluso invitando tutti a non cedere alla rassegnazione perché non è escluso che il Decreto appena assegnato al Senato non faccia la stessa fine del primo del dicembre scorso. “La revisione della spesa è un conto – ha precisato Cimitile – altra cosa sono le riforme soprattutto quando sono di valenza e sostanza costituzionale. Se si tratta di un risparmio di spesa, chiediamo al Governo di affidare alle Regioni il rispetto del vincolo di bilancio. Non accettiamo per risparmiare si sacrifichino soltanto le piccole province e non i grandi centri di spesa. La battaglia è aperta in sede parlamentare e chiediamo alla Regione Campania di prendersi la responsabilità di disegnare un nuovo assetto delle Province, tutelando prioritariamente i territori deboli”.

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