Intervento del Presidente della Comunità Montana del Fortore sui 17 dipendenti messi in disponibilità.

Innanzitutto chiarisco di non aver mai inteso alzare i toni con i sindacati su una questione così delicata, bensì, ho espresso dei dubbi sulla tempistica utilizzata, a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale, che tra l’altro mi vedeva in campo come candidato. Considero fondamentale il ruolo che i sindacati svolgono nella tutela dei lavoratori, tant’è che nella mia storia di amministratore locale, ho sempre ritenuto importantissima l’attuazione della concertazione con le sigle sindacali, per affrontare e cercare di risolvere i problemi delle varie categorie di lavoratori. Come detto in più di un occasione, non intendo lasciare a se stessi i 17 dipendenti; adesso sarà necessario mettere in campo tutte le forze, affinché la Regione Campania dia alle Comunità Montane le risorse economiche necessarie. Infatti, attualmente il problema non riguarda più e soltanto, i 17 dipendenti messi in disponibilità, ma bensì la vita stessa dell’Ente in quanto dopo l’azzeramento dei contribuiti ordinari dello Stato, le Comunità Montane non possono approvare i bilanci, né disporre di fondi per fronteggiare le spese. Al solo scopo di precisazione, ribadisco che il tentativo di conciliazione, non rappresenta un momento di natura politica ma un procedimento di natura preliminare rispetto ad eventuale contenzioso dinanzi l’autorità giudiziaria, competente su aspetti tecnici-giuridici di atti amministrativi. Il mio ruolo di natura politica mi porta ad essere sul campo su tutte le iniziative tendenti alla risoluzione delle problematiche dell’Ente, ivi comprese i 17 dipendenti.

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