M5S.Gisi sulla gestione dell’impianto tennistico di via Salvemini.

“Tutto è possibile pur di racimolare qualche voto”

La Giunta Comunale con un deliberato del 16.04.2016, con la sola presenza di 6 componenti su 10, tra cui il Sindaco uscente e l’attuale assessore ai lavori pubblici, ha approvato un progetto preliminare per “lavori di rigenerazione, ampliamento ed ammodernamento” dell’impianto tennistico comunale sito in Via Salvemini, per un complessivo importo di euro 2.221.339,21.
Da premettere che l’Associazione sportiva dilettantistica Tennis Club 2000, gestisce il suddetto impianto sportivo comunale in virtù di una scrittura privata, redatta in data 10.10.2006. Senza, cioè, un regolare bando con conseguente gara per l’affidamento.

Della norma invocata a sostegno del progetto (Dl. N° 185/2015) è stata fatta una interpretazione quanto meno fantasiosa, poiché avente ad oggetto ben altre aree di interesse nazionale e, soprattutto, di riqualificazione delle strutture site nelle periferie, nelle quali non rientra certo quella in questione.
Con un artifizio ben congeniato, alcuni componenti dell’attuale Giunta, pur di favorire i loro “clientes”, vogliono consentirgli di continuare a gestire beni pubblici per un periodo quasi illimitato, poiché il comma 6 dell’art.15 del decreto legge in questione (furbescamente non citato in delibera, pur se è quello alla base di tutta la procedura adottata) prevede che “Se il Comune riconosce l’interesse pubblico del progetto affida la gestione gratuita dell’impianto all’associazione o alla società sportiva per una durata proporzionalmente corrispondente al valore dell’intervento”. Chiariamo, inoltre, che il progetto dovrebbe in ogni caso essere finanziato con soldi pubblici essendo la compartecipazione dell’associazione privata pari a soli euro 54.900,00 dei previsti euro 2.221.339,21

Dunque, se l’associazione corrisponde (e ciò è tutto da verificare sia per il presente che per il passato) per la concessione euro 19.209,96 annui, vorrà dire che gestirà gratuitamente per i prossimi 115 anni la struttura!

Appare chiaro, quindi, il perché della esorbitante cifra del progetto, che supera di almeno il doppio il valore dell’intero impianto. Oltretutto, trattasi di uno di quei beni immobili comunali inseriti nel piano di dismissione, grazie al quale si è ottenuto un mutuo dalla Cassa Depositi e Prestiti che dovremo estinguere nei prossimi trent’anni.
Ancora una volta, ci troviamo di fronte ad una gestione del bene pubblico, sia in termini di denaro pubblico che di patrimonio immobiliare, poco trasparente e clientelare. Ma, i bei tempi sono finiti, in quanto da adesso in poi c’è una nuova forza politica in città, il movimento 5 Stelle, che intende porre fine a tutto ciò e riportare tutti cittadini (e non solo alcuni) e i loro reali interessi al centro dell’attività politica ed amministrativa del Comune di Benevento.

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