Mastella:Il taglio dei vitalizi è una beffa populista”

a proposta di legge Richetti per tagliare i vitalizi ai parlamentari dovrebbe ricevere l’ok della Camera entro domani, ma c’è chi non si arrende all’idea. Uno di questi è Clemente Mastella, sindaco di Benevento ed ex Guardasigilli, che in un’intervista al Giorno spiega il perché della sua indignazione.

“[I vitalizi parlamentari] sono una cosa che esiste, in un modo o nell’altro, in tutti i Parlamenti del mondo […]. Alla base di questo testo c’è la sfida a chi la spara più grossa. È un espediente populista che ha gioco facile perché c’è lo sputtanamento del mondo della politica”.

Mastella prevede che la nuova legge darà molto lavoro alla Corte Costituzionale: “un parlamentare decurtato e mortificato ingiustamente è ovvio che si appellerà alla Corte”. “I risparmi saranno risibili – prosegue – e lo Stato sarà costretto a difendersi davanti alla Corte”.

Mastella assicura di non fare il proprio interesse:

“A me del vitalizio non frega nulla […]. Mi sono dimesso da ministro e da vicepresidente della Camera con tutti i privilegi connessi. Da sindaco non prendo l’emolumento di 4.200 euro al mese. Ma mi scoccia il modo, il principio, questo sì”.

Il sindaco di Benevento lamenta il fatto di essere stato “beffato prima e dopo”:

“Quando diventai parlamentare per la prima volta, ero giornalista Rai e guadagnavo molto di più di quanto si prendeva col gettone […]. Io rifiutai di prendere il doppio stipendio, mentre deputati del Pci e del Psi intascarono per anni il doppio emolumento. I comunisti della doppia morale e del doppio portafoglio”.

 

 

huffingtonpost.it

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