PALAZZO MOSTI. MINORANZA: PREOCCUPANTI LE AFFERMAZIONI DI ABBATE E SCARINZI

“Alla luce delle ultime vicende che vedono ancora una volta protagonista in negativo l’amministrazione comunale di Benevento abbiamo il dovere di porci una serie di interrogativi, se non altro nel rispetto della nostra prerogativa di rappresentanti dei cittadini. Le “voci di dentro” che ormai sono in pasto al pubblico dominio riferiscono di una insofferenza e di una palese insoddisfazione di almeno un paio di componenti della Giunta Pepe. Un dato che non può non avere un certo PESO, se si considera che non è più soltanto l’opposizione consiliare a criticare aspramente l’esecutivo, ma addirittura due assessori del Pd, il partito di maggioranza relativa al Comune di Benevento. Abbate e Scarinzi sollevano problematiche molto serie, a cominciare dall’assenza di operatività, per proseguire con l’incapacità di governare i processi di sviluppo e finire forse con l’aspetto più terrificante: la questione morale. Affermazioni preoccupanti che non fanno altro che confermare quanto da tempo tutti i consiglieri di minoranza sostengono fuori e dentro la civica assise. E cioè che la maggioranza che supporta il sindaco Pepe è completamente alla deriva, senza più un briciolo di credibilità politica. Un gruppo di persone tenute insieme solamente dalla logica del potere, che annaspa e naviga a vista e sta trascinando scientemente nel baratro l’intera comunità. Un atteggiamento di una gravità e di una insensibilità inaudita, reso ancor più deprimente dalla fuga dalle responsabilità e dalla cronica tendenza a sottrarsi al confronto: oltre 10 ordini del giorno da noi presentati negli ultimi mesi attendono ancora di essere calendarizzati. A questo va ad aggiungersi la totale assenza di risposte chiare e trasparenti sull’housing sociale e sui lavori di somma urgenza realizzati al Rione Libertà. Ogni giorno nell’esercizio delle nostre funzioni siamo costretti a scontrarci con un sistema creato ad hoc in cui l’arroganza la fa da padrona e le azioni concrete latitano. In questo scenario la città è bloccata, sporca, senza futuro. I conti sono in rosso e i cittadini costretti a pagare tutte le tasse al massimo delle aliquote. Le emergenze sociali aumentano quotidianamente e, come se non bastasse, la squadra di governo perde pezzi per strada. Quando non si è più in grado di garantire neppure i servizi essenziali, in seno ad una amministrazione comunale bisogna avviare una riflessione seria su ciò che si è prodotto sul piano politico-gestionale. E trarre le dovute conseguenze”.

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