Partiva per la Val Susa, fermato a Chieti per l\’assalto al blindato un giovane beneventano

L’accusa è di tentato omicidio, contestati anche i reati di devastazione e saccheggio. Il giovane, L. V., 23 anni, di Ariano Irpino, è stato identificato dai carabinieri del Ros di Roma coordinati dalla procura della capitale grazie a una telefonata intercettata dai carabinieri di Arianao Iripino. È considerato tra i responsabili dell’aggressione al furgone dei militari durante la manifestazione. Un fermo che fa crescere i timori per la mobilitazione in Val di Susa.

STUDENTE A CHIETI – Il giovane arrestato è nato nel 1988 a Benevento ma risiede a Ariano Irpino e studia a Chieti: questo il profilo di L.V. il giovane arrestato. Attualmente il ragazzo vive nella casa dello studente a Chieti e sarà proprio la Procura di Chieti ad occuparsi della convalida dell’arresto e dell’emissione del provvedimento cautelare nei suoi confronti. Quindi il fascicolo sarà trasmesso per competenza agli uffici giudiziari di Roma. Secondo gli accertamenti degli investigatori, il ventitreenne avrebbe partecipato in passato in Val di Susa a una manifestazione. Sempre secondo i militari, il giovane non sarebbe un militante.

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LA TELEFONATA – E’ stato il contenuto di una telefonata intercettata dai carabinieri di Ariano Irpino a dare lo spunto per risalire a L.V.. «Hai visto cosa ho combinato a Roma?» è stata la frase intercettata dai militari irpini nell’ambito di un’indagine su un giro di droga e segnalata ai colleghi della capitale. Da qui i riscontri con le foto ed i filmati in mano ai carabinieri del Ros. A collaborare con i carabinieri del Ros di Roma, coordinati dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti, i militari dell’Arma di Chieti e di Ariano Irpino e gli investigatori della scientifica. Il furgone blindato dei carabinieri era stato attaccato a colpi di pietre, bombe molotov ed altri oggetti nelle vicinanze di piazza San Giovanni. Inoltre a confermare il ruolo del ragazzo anche intercettazioni telefoniche.

ATTACCO AL BLINDATO – L’attacco al blindato dei carabinieri avvenne o a pochi metri dal sagrato della basilica di San Giovanni poco prima delle 18 del 15 ottobre: la lunga scena del mezzo prima circondato, poi assaltato e dato alle fiamme, è stata ripresa da fotografi, manifestanti e giornalisti ed è diventata una delle fotosequenze simbolo della devastazione di Roma. Le immagini mostrano un gruppo di manifestanti violenti che riesce a circondare e isolare il blindato. Mentre dalla folla vengono lanciati sampietrini e addirittura una trave che si infila nell’abitacolo, si vede il carabiniere che è alla guida della camionetta allontanarsi ferito, prima che il mezzo fosse dato alle fiamme tra applausi e urla di incitamento.

Redazione online Corriere della Sera

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