Piano Ospedaliero, CIMO: L’area Avellino-Benevento è l’unica ad aver perso posti letto per acuti

Nei mesi che hanno preceduto la pubblicazione del nuovo piano regionale ospedaliero avevamo più volte evidenziato il rischio di una penalizzazione delle strutture ospedaliere della Provincia di Benevento. Nell’ultimo, comunicato stampa avevamo parlato di “delitto perfetto” ed è quanto è realmente accaduto con la variante che il mandante è conosciuto ma il cadavere è stato abilmente “occultato”. Da qui la necessità di dover chiarire il futuro scenario che ha visto solo tagli alle strutture pubbliche.

Innanzitutto l’Area Avellino-Benevento è l’unica ad aver perso posti letto per acuti (le altre province hanno acquisito mediamente 500 posti letto ciascuna) ma, degli 80 letti per acuti persi in strutture pubbliche nell’Area, ben 71 hanno interessato la Provincia di Benevento. In realtà il dato è ancora più eclatante se si considera che, tra il Rummo ed il PO di S. Agata sono stati riconvertiti ulteriori 44 posti letto da acuti a lungo degenti; quindi i tagli reali sono superiori a quelli evidenziati nelle tabelle.

Il Presidio Ospedaliero S. Alfonso dei Liguori si è ridotto al “lumicino”; il Fatebenefratelli, importante struttura di riferimento per molte branche specialistiche, ha subito un taglio di oltre il 15% dei posti letto con inevitabili problemi per la futura sostenibilità economica ed, infine, l’apparente “tenuta” del Rummo è stata abilmente mascherata proprio dall’assegnazione di ben 24 posti letto per lungo degenti in sostituzione di letti per acuti o di alta specialità.


Sin dal 2010 la CIMO aveva rilanciato l’ipotesi di creare l’Azienda Ospedaliera del Sannio con due Presidi, il Rummo ed il S.Alfonso dei Liguori, proprio per evitare la chiusura di quest’ultimo. Oggi la struttura ospedaliera rischia più di prima ed il ridimensionamento è sia di natura quantitativa che qualitativa. Le linee guida nazionali dicono chiaramente che più piccolo è un ospedale maggiori sono i rischi.

Si osserva, inoltre, che Il nuovo piano ospedaliero è organizzato in reti per patologia con centri Hub e Spoke. Ebbene il Rummo ha, come punto di riferimento: Avellino per la rete cardiologica, Caserta per i traumi, il Santobono per la neonatologia e TIN, mentre è centro di riferimento per le sole emergenze gastroenterologiche pur avendo chiuso i posti letto di gastroenterologia. Ma il problema più imminente sarà l’allocazione definitiva di una sola centrale operativa tra Avellino e Benevento. Già immaginiamo dove sarà collocata !!!

In sintesi, a prescindere dalle varie interpretazioni di natura politica, il Piano Ospedaliero Regionale ha dato un’ulteriore “spallata” alla sanità del Sannio ed il nuovo scenario rappresenta il preludio verso una inevitabile declassamento del Rummo.

Guido Quici

Vice Presidente Vicario CIMO

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