Ponte: Carmine Castellano riceverà dal sindaco Meola le Chiavi della Città

Giovedì 15 ottobre 2015, ore 17,30, presso l'Abbazia di Santa Anastasia di Ponte (Bn), Carmine Castellano, direttore del Giro d'Italia per 30 anni, tornerà nella cittadina sannita per ricevere dall'Amministrazione Comunale di Ponte le Chiavi della Città e presentare il libro edito da RCS Sport dal titolo “Tutto il rosa della mia vita. Trent'anni di Giro d'Italia”. L'evento darà inizio ad un fitto programma di iniziative “Aspettando il Giro 2016” pianificato dal Comitato Tappa di Ponte in collaborazione con l'Amministrazione Comunale.

All'incontro interverranno, oltre l’autore, il Sindaco di Ponte Mario Meola, il Coordinatore delle due tappe Nicola Antonelli, il giornalista Luca Maio che coordinerà i lavori e per il comitato tappa Libero Sica. Sarà presente una folta delegazione del comitato tappa arrivo di Benevento con il coordinatore Arturo Messina.

“Un racconto asciutto” si legge nella presentazione “con rigore cronistico, quasi un diario di bordo del direttore del giro che mai si è sentito patron. Castellano riporta con trasparenza fatti e vicende anche controverse che hanno generato, via via, soddisfazioni e contrattempi. Il compendio inevitabile della sua vita in rosa, da dirigente di un'azienda che produce emozioni e

da dirigente di un sport che deve vivere di concretezze”.

Carmine Castellano, avvocato sorrentino, racconta nel libro la sua vita legata a doppio filo con la Gazzetta dello Sport e il ciclismo. Una passione che inizia con le prime gare del Velo Sport Sant'Agnello con il campionato italiano per dilettanti. L'autore ha voluto commentare il libro: “Si tratta di un libro in cui ho voluto raccontare soprattutto alcuni aneddoti che ho vissuto nei miei molti anni al Giro e che molti non conoscono.”

La collaborazione con Vincenzo Torriani, patron del giro dal  1949  al  1993, inizia nel marzo 1974 per un evento ciclistico a Sorrento; da quella manifestazione è iniziata una lunga storia che si è conclusa nel 2005. Carmine Castellano racconta, nel libro, il Giro d'Italia che “non è solo una corsa in bicicletta, ma è un viaggio attraverso la storia e la cultura del nostro Paese”.

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