Provincia. Al via l’iter per il nuovo Piano di gestione integrata del ciclo rifiuti

Obiettivo primario del nuovo Piano, è quello di fare del Sannio un “modello virtuoso” nella gestione dei rifiuti solidi urbani, passando dall’attuale 13% di raccolta differenziata al 40% entro il dicembre 2009 “ così come accade nelle Regioni più avanzate su questo fronte.La reimpostazione della gestione integrata dei rifiuti che la Provincia di Benevento consisterà, in coerenza con la normativa europea, sui seguenti capisaldi: – riduzione a monte degli imballaggi e dei rifiuti, anche mediante accordi con la grande e media distribuzione, da siglare già in autunno- reimpiego e riciclaggio dei rifiuti raccolti in modo differenziato;- produzione di materia prima dai rifiuti- impiego di materiali recuperati;- Salvaguardia ambientale.Particolare cura sarà data al riciclaggio degli imballaggi che, com’è noto, costituiscono uno dei fattori più imponenti nella produzione di rifiuti. In tale ambito, per esempio, saranno individuate iniziative concrete per favorire il recupero effettivo di quei contenitori che possono essere riutilizzati (superamento del cosiddetto “vuoto a perdere”).Altri punti qualificanti saranno il marchio di qualità ambientale, destinato ad iniziative particolarmente virtuose (ad esempio l’utilizzo di stovigliame biodegradabile nelle feste e sagre), e la riduzione dell’uso di acqua nelle bottiglie di plastica, incentivando invece il consumo di acqua pubblica di qualità .L’assessore Aceto, nel commentare la decisione della Giunta provinciale, ha sottolineato che una corretta gestione del ciclo dei rifiuti richiede il pieno coinvolgimento e la convinta assunzione di responsabilità da parte di tutti i cittadini, degli amministratori locali, delle classe politica, delle imprese. Sono necessari, ha sottolineato l’assessore, sistemi di gestione integrata a livello territoriale, capaci di portare, anche su questo fronte, il Sannio in Europa, nel senso di adeguare la Provincia alle direttive ed alle metodiche d’intervento dell’Unione Europea. Per ottenere tali risultati, ha proseguito Aceto, è necessario incidere nel profondo degli stili di vita e nelle abitudini dei consumatori, agendo, grazie al coinvolgimento delle Istituzioni, dei cittadini, delle industrie di distribuzione, sulla composizione dei prodotti, affinchè siano esclude le sostanze non recuperabili o pericolose per l’ambiente e la salute umana. La Provincia intende inoltre giungere ad una produzione di “compost di qualità “, utilizzando la frazione dei rifiuti umidi muniti di un “marchio di qualità provinciale”; nonché di Frazioni Organiche Stabilizzate da utilizzare per finalità di carattere ambientale (cioè ripristini di siti inquinati, bonifiche, etc.). In particolare, poi, il nuovo piano rifiuti prevedrà un apposito capitolo dedicato alle bonifiche delle discariche e dei siti inquinati. A tal proposito, si ricorda che la Provincia di Benevento ha effettuato la caratterizzazione di tutte le ex discariche comunali ormai chiuse. Nel permanere dello stato emergenziale, la cui fine è fissata al 31/12/2009, e nelle difficoltà dovute ad un quadro normativo in perenne mutamento, la Provincia di Benevento intende puntare alla chiusura del ciclo integrato anche grazie alla ripresa dell’attività del sito di compostaggio di Molinara, e all’apertura di un secondo sito, per il quale il comune di Frasso Telesino ha dato la disponibilità della propria area industriale. Entrambi gli impianti avranno una capacità di 7.000 tonnellate annue, tale da soddisfare il fabbisogno provinciale. La Provincia si è già attivata per il completamento della filiera del compost di qualità , che rappresenterà uno strumento utile al miglioramento delle produzioni agricole. Si intende dunque affermare il valore economico-produttivo di una corretta gestione dei rifiuti, le cui fasi andranno concordate con le popolazioni e i territori.Da notare che, con il nuovo Piano, la Provincia intende avvalersi della cooperazione del CONAI. Il Consorzio, nato nel 1997, a seguito del cosiddetto Decreto Ronchi, costituisce una proficua esperienza di collaborazione pubblico-privato nel sistema del riciclo e del recupero dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, tanto che è attivo un Accordo-quadro di cooperazione con gli enti locali a livello nazionale. Da sottolineare che tale collaborazione non avrà costi per la Provincia: i 50.000 Euro richiamati in delibera, infatti, serviranno soltanto eventualmente, e soltanto in parte, alla copertura di costi necessari a campagne di informazione e sensibilizzazione. Entro l’autunno sarà avviato un confronto pubblico sulla bozza di Piano ora in elaborazione, e subito dopo il Consiglio provinciale potrà fare le scelte strategiche cui è deputato.

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