Quirinale: Ceccanti (Pd), ‘non mettere in discussione quadro unità nazionale’

Roma, 20 dic (Adnkronos) – “E’ vero che si deve pensare all’elezione di un Presidente rispetto ad un mandato settennale senza fissarsi solo sulla contingenza politica immediata. Tuttavia l’ottimo può essere nemico del bene: anche il mantenimento del quadro politico attuale di unità nazionale che sarebbe radicalmente messo in discussione da un’elezione con candidati contrapposti è un bene da tutelare. Un equilibrio che, va ricordato, deriva soprattutto dall’azione del Presidente uscente”. Lo ha detto Stefano Ceccanti intervenendo al convegno sul capo dello Stato in corso di svolgimento al Dipartimento di Scienze politiche dell’università La Sapienza.

“In questo quadro l’elezione di un Presidente del Consiglio a capo dello Stato è legittima. Dal momento però che la carica di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra e che c’è una cesura netta tra le funzioni dei due organi sarebbe preferibile una dimissione immediata subito dopo l’elezione”, ha spiegato il deputato del Pd, capogruppo dem in commissione Affari costituzionali.

“A qual punto, dal momento che non appare opportuno far gestore una crisi al Presidente della repubblica uscente, anche perché privo del potere di scioglimento, appare pienamente praticabile la disposizione della legge 400 del 1988 che prevede la supplenza del ministro più anziano, nel caso di specie il Ministro Brunetta. Dopo il giuramento del nuovo Presidente si aprirebbe formalmente la necessaria crisi di Governo”, ha aggiunto Ceccanti.

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