“Rappresentanza e rappresentatività dell’ordinamento Forense”

Si è tenuto questa mattina presso il Tribunale di Benevento il Convegno sul tema “ Rappresentanza e rappresentatività nell’ordinamento Forense- Avvocatura e giurisdizione tra antichi problemi e prospettive di riforma”. Dopo i saluti di Alberto Mazzeo, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, ha introdotto i lavori Francesco Del Grosso, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Benevento e componente dell’Organismo Congressuale Forense- Distretto di Napoli. Sono intervenuti Giovanni Malinconico, coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, Giovanni Stefanì, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari e componente del Coordinamento dell’Organismo Congressuale Forense, nonché Francesco Petrillo, docente di Teoria dell’interpretazione giuridica presso l’Università del Molise. A moderare i lavori è stato Eugenio Carbone. Al centro del dibattito la questione della rappresentanza dell’Avvocatura, balzata alle cronache nazionali dopo che la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione n. 32781/2018 e la legge n. 12/2019 hanno sancito la rilevanza, al fine della eleggibilità dei componenti dei Consigli dell’Ordine per non più di due mandati consecutivi, dei mandati espletati anche solo in parte prima della entrata in vigore della L.113/2017. Al di là degli aspetti di più stringente contingenza, sono stati affrontati temi attinenti alla rappresentanza istituzionale e politica nell’ambito dell’Ordinamento Forense. Si è opportunamente evidenziato come il tema della rappresentanza non può essere affrontato senza la piena consapevolezza che, al di là del dato formale, esso si sostanzia piuttosto nel rispetto della rappresentatività degli Avvocati, la cui autonomia, indipendenza ed autodeterminazione deve essere garantita dall’Ordinamento Statale. Le istituzioni forensi rappresentano la voce con cui l’Avvocatura fa valere la propria autonomia ed indipendenza, e ciò al fine del compiuto svolgimento della funzione sociale che l’Ordinamento Costituzionale le affida, quale garanzia della tutela dei diritti fondamentali delle persone, attraverso il regolare svolgimento della giurisdizione, quale presidio di democrazia. In un tempo così contrassegnato da una deriva giustizialista ed illiberale, anche in relazione alle riforme recentemente approvate e quelle annunciate, l’Avvocatura rivendica l’esigenza che la propria governance, agendo in modo efficace ed al di là dei particolarismi, possa esprimere la voce unitaria dell’Avvocatura Italiana, pur nelle sue molteplici componenti istituzionali ed associative. Infine è stato evidenziato come la questione del limite del doppio mandato deve essere affrontata con una lettura costituzionalmente orientata, anche in ragione delle sue inevitabili ripercussioni sulla tenuta delle rappresentanze dell’avvocatura e della loro rappresentatività.

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