Ricci: La Diga di Campolattaro è sicura, inutili allarmismi.

Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nell’aula consiliare della Rocca dei Rettori, il Presidente della Provincia Claudio Ricci ha ribadito l’assoluta sicurezza della diga di Campolattaro (Bn).
Ricordiamo che da poco meno di un mese su questo argomento è nata una forte contrapposizione tra il Sindaco di Benevento Mastella, che aveva chiesto ufficialmente garanzie sulla tenuta dell’invaso in caso di terremoti, la Provincia e l’Asea che gestisce la diga.
Su delibera CIPE sono stati stanziati ulteriori finanziamenti (20 milioni di euro) per rendere funzionale la diga di Campolattaro ha dichiarato il Presidente Ricci. Successivamente, una volta intercettati i finanziamenti, si dovrà fare una funzione alla diga rispetto al territorio.

Alla conferenza sono stati presentati dalla Provincia di Benevento, Ente concessionario, e la Società Asea, ente gestore, i dati relativi alla sicurezza della Diga di Campolattaro di proprietà del Ministero delle Infrastrutture.

Alla riunione hanno partecipato Giovanni Sportelli, responsabile tecnico della Diga di Campolattaro per conto di Asea; il Segretario generale della Provincia Carmine Nardone ed il Vice Segretario Libera Del Grosso, i tecnici della Provincia Salvatore Minicozzi e Michelantonio Panarese. Erano presenti i Consiglieri provinciali Giovanni Campobasso, Renato Lombardi, Giuseppe Di Cerbo, Carmine Montella e Francesco Rubano; nonché alcuni Sindaci.

L’introduzione è stata svolta da Giovanni Cacciano, direttore della Asea, il quale ha preliminarmente precisato che la Regione Campania, per quanto concerne la Diga, ha il compito di rilasciare autorizzazione alle derivazioni ed è inoltre responsabile del Piano di Emergenza.

Il presidente Claudio Ricci, intervenendo nella Conferenza, ha dichiarato: «Non ci interessa fare polemiche politiche sull’invaso. Noi, con i documenti ministeriali alla mano, diciamo che la diga di Campolattaro è assolutamente sicura. Questo noi ci teniamo a dirlo a chiare lettere ai cittadini del Sannio. E’ un altro il problema che ci dobbiamo porre. Come classe dirigente, infatti, dobbiamo chiederci, dopo tanti anni dall’avvio dei lavori e dopo tanti fondi pubblici destinati a questa opera gigantesca, come utilizzare al meglio questa straordinaria risorsa, che è la più grande opportunità del Sannio – come attesta il Ministero. Noi dobbiamo ringraziare il Governo ed il Ministero che, con una delibera del Cipe, si sono posti il problema complessivo delle dighe italiane da completare e mettere in esercizio ed hanno assegnato al Sannio una somma generosa, ben al di là della media degli stanziamenti concessi a tutte le altre dighe. Noi siamo impegnati come Provincia e come Asea per mettere in esercizio l’invaso. Il problema ostativo è al momento la strada Senzamici di Morcone che avrebbe dovuto essere realizzata circa 30 anni or da un altro Ente: oggi però si può provvedere a tanto anche perché si parla di una spesa molto contenuta. Tre sono le destinazioni dell’impianto di Campolattaro originariamente ipotizzati: usi irrigui, usi civili ed usi industriali e noi, rispetto a questa lungimirante visione d’assieme, abbiamo il dovere come classe dirigente di portare a compimento il programma. La sfida è quella di individuare l’utilizzo il più funzionale possibile delle risorsa assegnataci in questi giorni dal Cipe per completare questo disegno».

Il Presidente Petriella ha voluto sottolineare come l’impegno della Società e della Provincia sia quello di portare a compimento i lavori per gli usi specifici della diga. «Io non ho mai voluto fare polemiche; sono rimasto amareggiato per la accusa di maleducazione istituzionale, che non ritengo possa essermi affibbiata. Io vorrei semplicemente ribadire che il problema sollevato dal Comune di Benevento sulla sicurezza della diga era stato già chiarito dalla dichiarazione formale del Ministero dello scorso 26 dicembre. Tale attestazione è stata ulteriormente confermata in sede di Conferenza di Servizi riunione presso il Ministero a Roma. Noi siamo impegnati a completare il disegno progettuale per raggiungere la quota di massimo invaso e stiamo provvedendo al programma di rivalutazione sismica. Il Consiglio d’Amministrazione ASEA ha già approvato il progetto preliminare tecnico della strada Senzamici e quello definitivo sarà pronto – penso di poterlo dire – entro aprile prossimo».

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