SEMINARIO SANNIO SITY ENERGIA

 Moderati dal giornalista Enzo Agliardi, sono stati affrontati i seguenti argomenti: l’energia rinnovabile: esperienze e ricerca; visioni e frontiere delle tecnologie energetiche; strategie locali per uno sviluppo sostenibile: delega alla Provincia per le autorizzazioni; il polo di eccellenza per le energie alternative: “il Tempio del sole”; il Piano energetico: aggiornamenti ed azioni; contratto di programma Confindustria; Patto delle Province del Mezzogiorno: Poin energia – Progetto Atlante – Progetto cantieri; Programmi europei e opportunità nella nuova Agenda 2007/2013; Patto dei sindaci.

Gianvito Bello, assessore provinciale di Benevento alle politiche energetiche, ha sottolineato l’importanza strategica del tema dell’energia sotto il profilo economico e dello sviluppo ecosostenibile. Gli investimenti privati nel nostro Paese sono fortemente dedicati proprio all’energia – ha detto l’assessore: la Provincia di Benevento, ha spiegato Bello, si è data già da alcuni anni una pianificazione energetica, al fine anche di evitare che, com’è accaduto, gli investimenti privati e gli insediamenti di centrali di produzione energetica non producano sviluppo socio-economico. Occorre, ha aggiunto l’assessore, riportare il territorio al centro della programmazione di sviluppo energetico con un vero e proprio Piano di Azione Locale che coinvolga amministratori pubblici ed imprenditori privati, con la supervisione della Regione Campania e con l’apporto scientifico dell’Università del Sannio, per realizzare una vera e propria filiera produttiva che va dalla produzione di energia con il “Tempio del Sole” di Casaldianni ad insediamenti produttivi di componenti industriali nel settore delle energie alternative, con il Consorzio “Nova Energia” con 14 iniziative private già attive. Contiamo di attivare – ha aggiunto Bello – tutto il sistema territoriale – ha detto Bello – con un tavolo di partenariato con le imprese e 78 protocolli d’intesa con i comuni. E’, quello impiantato dalla Provincia, un sistema di “governance”, con un Patto che vede al centro del processo gli stessi cittadini: siamo impegnati dunque in percorsi di informazione ai cittadini anche perché, ha spiegato Bello, noi siamo impegnati nella tutela del territorio. La Provincia di Benevento ha ottenuto dalla Regione un ruolo istituzionale nel contesto del decentramento amministrativo per amministrare le procedure di autorizzazione per la produzione di energia (nei limiti prefissati di un megawaat e cinque megawatt). Inoltre, ha aggiunto l’assessore, è impegnata ad attuare le linee guida della Regione in materia energetica, attivando sia lo Sportello Energia che consentirà di concedere le autorizzazioni richieste dai privati in 90 giorni. A breve, ha annunciato Bello, sarà avviato il programma per 1.000 tetti fotovoltaici sul territorio provinciale; saranno avviati i programmi di borse di studio dell’Associazione Europea TECLA. Infine Bello ha ricordato il Patto (POIN Energia) che lega ben quarantuno Province meridionali in un Patto per accedere ai fondi europei.

Salvatore Mallia, assessore provinciale di Ragusa, ha illustrato il POIN che consente, grazie alla concertazione istituzionale di tutte le Province, di offrire una formidabile opportunità di sviluppo all’interno Mezzogiorno.

E’ quindi intervenuto Cosimo Rummo, presidente di Confindustria Benevento, che ha definito lungimirante l’azione della propria organizzazione in materia di energia da fonte rinnovabile, che è una vera e propria leva di sviluppo del territorio sannita e del Mezzogiorno tutto. Insieme a Regione, Provincia, Università, la Confindustria di Benevento ha messo insieme sedici aziende nel Consorzio “Nova Energia” che movimenta ben 50 milioni di euro per il mini eolico e il fotovoltaico. Il presidente ha detto di attendersi che la Regione conceda l’autonomia di programmazione alle Province e che conceda l’approvazione definitiva dell’Accordo di programma del programma del Consorzio. Rummo ha perorato la causa delle piccole e medie imprese locali, in contrapposizione alle multinazionali, che, a differenza di queste ultime, non scappano dal Sud alla prima difficoltà, ma sono sempre al proprio posto e al lavoro nella loro terra. Rummo infine ha ricordato la vicenda del passaggio sul territorio dell’elettrodotto Terna il cui progetto, grazie alla cooperazione dell’Università sannita, è stato rivista dall’Azienda d’intesa con le popolazioni interessate, a dimostrazione che la sinergia produce buoni frutti.

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