Tra il nutrito gruppo che ha dato vita ai tafferugli molti sono ancora ricercati

Gli agenti del commissariato della polizia di Stato di Nocera Inferiore hanno arrestato nella giornata di lunedì: P. E. C. e A. Vi., entrambi di 18 anni, compiuti appena il 21 settembre scorso, e G. S. di 37 anni, già noto forze dell’ordine. Durante l’incontro, alcuni teppisti mischiatisi tra i tifosi della Nocerina che occupavano la curva, avevano rotto il vetro infrangibile posto come divisorio tra i supporter locali e i beneventani che in circa 600 erano stati sistemati nei distinti. Tra quelli che avrebbero rotto il vetro ci sarebbe anche il netturbino Santonicola, filmato dagli agenti anche se parzialmente travisato. Il vicequestore Antonio Maione, che dirigeva il servizio di ordine pubblico, aveva schierato il reparto mobile nel settore distinti per arginare un’eventuale invasione di facinorosi, sedicenti tifosi nocerini, che per fortuna non c’è stata. Tra questi violenti sono ancora ricercati alcuni giovani che hanno scagliato con una fionda più biglie di acciaio e bulloni contro gli agenti, colpendone in particolare due (uno della celere e uno del commissariato nocerino, che hanno riportato contusioni guaribili in cinque giorni. Dopo la partita, all’uscita dallo stadio, una folla di un migliaio di nocerini si era fermata nelle strade nelle vicinanze dello stadio S. Francesco. Alcuni tra questi, travisati, avevano ribaltato tre cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti, appiccando le fiamme per impedire ai mezzi della polizia di intervenire. Con le bottiglie prese dalla campana per il vetro avevano iniziato un fitto lancio contro gli agenti. Tra questi ci sarebbero stati Cuomo e Vicidomini. Quest’ultimo avrebbe indirizzato la bottiglia contro Maione che guidava in prima fila la carica per ristabilire l’ordine. Domenica nel dopoderby furono necessarie tre cariche di alleggerimento una in via Anfiteatro verso Nocera Superiore, un’altra in via Genovese e un’altra ancora in via San Francesco per disperdere i facinorosi. Dal lancio di bottiglie rimase contuso un poliziotto del reparto mobile, riportando lesioni guaribili in cinque giorni. Dalla visione dei filmati è emerso un quadro sconcertante, con gli incidenti che sarebbero risultati non occasionali, ma preordinati da un gruppo di teppisti che erano riusciti a rompere i lucchetti dei cancelli divisori tra curva e distinti (sostituiti in tempo dalla polizia, prima della partita), che non appena sono entrati nello stadio si sono incappucciati ed hanno utilizzato piccole fionde del tipo di quelle usate nella pesca, per lanciare biglie d’acciaio, riuscendole a farle entrare sugli spalti nonostante i minuziosi controlli all’ingresso. I tre giovani sono detenuti al carcere di Salerno-Fuorni.

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