In dettaglio gli “ispettori” hanno rinvenuto oltre 100 metri cubi di materiali consistenti in scarti di ferro, metallo, plastica, una grossa pesa in acciaio, parti di motori di autovetture e personal computer inutilizzabili. Nell’area erano stoccati anche pneumatici usati di varia grandezza, oltre a 200 litri di oli esausti e due autovetture già parzialmente demolite, materiale in parte depositato nei vani di 3 cassoni di autocarri ed in parte abbandonato su un’area all’aperto.
L’area ed il capannone sono stati entrambi posti sotto sequestro, mentre il proprietario è stato deferito sia alla competente A.G. che a quella amministrativa. Nel corso di tali verifiche è emerso che il titolare impiegava anche alcuni operai senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro e senza la dichiarazione di assunzione.
Sono tuttora in corso accertamenti volti a stabilire la provenienza delle autovetture rinvenute e dei motori sequestrati.
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