BORSE DI STUDIO ANTICANCRO

Lo comunica la dirigente del Settore Relazioni Istituzionali e Ricerca Scientifica della Provincia di Benevento, dott.ssa Irma Di Donato.

 

Riprende, grazie ad una rinnovata collaborazione tra il Governo centrale e Ministero del welfare e Provincia di Benevento, il programma per le borse di studio anticancro finanziato nel 2006.

Il nuovo programma di ricerca è stato certamente favorito dagli importanti risultati conseguiti nello studio di alcune forme di tumori al termine dei primi tre anni di applicazione dell’intesa tra Ministero e Provincia, egualmente affidata, come è noto, per l’impostazione e la direzione scientifica al dott. Iavarone.

Tali risultati, riportati da illustri riviste scientifiche internazionali, hanno suscitato l’interesse degli oncologi e dei medici di tutto il mondo.

Il progetto di ricerca messo ora a bando riguarda: “Il ruolo delle proteine id nello sviluppo del cancro del sistema nervoso.

Gli aspiranti alla borsa di studio possono produrre domanda di partecipazione non oltre il 30/11/2010, a pena di esclusione. L’importo annuale di ciascuna borsa di studio è pari ad € 50.000,00 di cui ¬ 35.000,00 quale assegno per i borsisti ed € 15.000,00 per l’attività  di ricerca.

Maggiori informazioni sulle modalità  ed i requisiti scientifici di partecipazione possono essere attinte consultando la voce Avvisi pubblici sul portale della Provincia di Benevento all’indirizzo www.provincia.benevento.it, ovvero avviando la ricerca della voce anticancro dalla home page” dello stesso portale e cliccando su “Avvisi pubblici 2010.

Commentando la notizia della ripresa del progetto di ricerca, il presidente della Provincia Aniello Cimitile, nel dare atto al Ministero del welfare e personalmente al Sottosegretario Viespoli, della sensibilità  mostrata nei confronti dell’ente locale che l’ha riproposto, ha affermato che dalla Rocca dei Rettori, grazie alla indiscussa autorità  del dott. Iavarone, beneventano e sannita doc, parte un segnale forte per tutto il Mezzogiorno ed il Paese circa la necessità di non abbandonare il mondo della ricerca italiana, ma anzi di incoraggiarlo e supportarlo per quanto possibile.

 

 

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