Centrosinistra: Pepe in vantaggio. Centrodestra: Cotroneo o Simeone

 Primo, perché lo schieramento che fa perno sul Pd dispone del primo cittadino uscente; secondo, perché berlusconiani e compagni, in attesa della risposta da parte dell’Udc circa l’invito a far parte della cordata, non avrebbero di certo potuto procedere alla nomination per poi sperare che l’Udc, in caso di accordo, si limitasse a recepire il nominativo scelto da altri. Nel centrosinistra, oltre a Fausto Pepe, c’è stata l’offerta di candidatura da parte di Pietro Iadanza, espressione, come da egli stesso precisato, di un dissenso di vari assessori, consiglieri comunali e di un’area che va oltre anche lo stesso Pd. Oltre ai due, in caso di primarie, probabile la discesa in campo di un esponente di Sinistra, Ecologia e Libertà e di un aspirante dell’Api, sempre che i rutelliani proseguano l’esperienza all’interno del centrosinistra. Dopo il caos verificatosi a Napoli, di primarie ormai nel Sannio parlano in pochi. Ed è fuor di dubbio che, senza tale consultazione, lievitano le chance di reinvestitura per il sindaco uscente. Soprattutto se la coalizione dovesse restare inalterata. Con le primarie, invece, Iadanza sarebbe stato in campo, anche se ciò non vuol dire che si sia defilato, per cui neppure senza le primarie il nodo candidato sindaco si scioglierà presto. In quanto al centrodestra, l’attesa dell’Udc non ha impedito ovviamente riflessioni circa il nominativo cui demandare la guida della coalizione. Tra i nomi più gettonati, quelli dell’ex deputato di An, Alberto Simeone, del presidente della Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio, Gianraffaele Cotroneo, nonché di esponenti del mondo cattolico, accademico e di comprovata esperienza amministrativa. Nel caso il centrodestra dovesse optare per un interno, in pista potrebbero esserci Roberto Capezzone o Luigi Bocchino. Per quanto riguarda Territorio è libertà, tra le ipotesi del momento c’è un dialogo con Nardone candidato sindaco, pur se a Sandro D’Alessandro, che qualche giorno fa ha ufficializzato il proprio appoggio all’ex presidente della Provincia, c’è stato chi ha addebitato di aver fatto una sorta di fuga in avanti.

IL MATTINO del 30 Gennaio 2011

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